Milanese, classe 1933, il Presidente e Amministratore Delegato della Goglio Spa, attiva nel settore del packaging, è tra i 25 nuovi Cavalieri del Lavoro nominati dal Presidente Sergio Mattarella
Franco Goglio è stato nominato Cavaliere del Lavoro. Il Presidente e Amministratore Delegato di Goglio Spa, uno dei principali player in Europa nel settore del packaging flessibile, con head quarter a Daverio, è tra i 25 nuovi Cavalieri del Lavoro che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha nominato lunedì 30 maggio 2022 su proposta del Ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, in accordo con il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli.
Franco Goglio, nasce a Milano nel 1933. Ha contribuito ad un forte sviluppo e al percorso di internazionalizzazione dell’azienda di famiglia, la cui origine risale al bisnonno Carlo, che fondò la prima società per il confezionamento di sacchetti di carta nel 1850 a Rho. Dopo gli studi al Collegio San Carlo di Milano, Franco Goglio continua il suo percorso scolastico presso l’università Cattolica di Milano e contemporaneamente inizia la sua attività in azienda. Si laurea in Economia e Commercio nel 1957 e diventa manager della Goglio nel 1959. Nel 1967 assume la carica di Amministratore Delegato, che ricopre tuttora, e insieme al cugino Luigi Goglio, che è recentemente scomparso e con cui ha lavorato fianco a fianco fino al 2008, diventa il fulcro dello sviluppo della Società.
All’inizio degli anni ’60 la Goglio aveva un solo stabilimento a Milano, con circa 250 dipendenti, ma è sotto la direzione di Franco Goglio che il Gruppo cresce enormemente. Dal punto di vista territoriale, allargandosi con sedi commerciali e produttive in USA, Europa, Giappone, Cina, India e Brasile, ma anche da quello tecnologico-produttivo tramite brevetti e innovazione di prodotto, l’allargamento dei mercati di sbocco e uno sviluppo produttivo e commerciale. Oggi il Gruppo è una multinazionale con 14 sedi, di cui 8 produttive (tra cui quella di Daverio, in provincia di Varese) e 6 commerciali, oltre 1.800 dipendenti e un valore della produzione di 395 milioni di euro.