Continua il viaggio di Bergamonews tra i giovani imprenditori, protagonisti della rubrica "Innovare per competere".
Un anno da record per la Socaf che ha chiuso il 2016 con un fatturato in crescita del 34% rispetto all’anno precedente senza rinunciare alla marginalità, per un utile netto che si attesta al 14,6% rispetto al 10,9% del 2015. Un risultato straordinario che, lo scorso aprile, gli è valso il riconoscimento di “Migliore Piccola impresa della provincia di Bergamo” nell’ambito della seconda edizione regionale del Premio Industria Felix–La Lombardia che compete, organizzata dall’associazione culturale Industria Felix in collaborazione con Cerved e con i patrocini dell’Università LUISS Guido Carli e di Confindustria Lombardia. Socaf è tra le 78 imprese lombarde che grazie alle proprie performance economico finanziarie si è distinta per la forte crescita.
“In trentacinque anni di attività è la prima volta che riceviamo un premio. Siamo entusiasti di questo riconoscimento –commenta il direttore finanziario di Socaf Diego Lussana–, perché rappresenta il coronamento di un percorso intrapreso da alcuni anni da un team di eccezionali collaboratori, sia interni che esterni. Questo premio indica che le scelte strategiche fatte sono state corrette”.
La Socaf è un’azienda commerciale con quartier generale a Osio Sotto e due filiali a Castenedolo (Brescia) e Mazzo di Rho (Milano). Fondata nel 1982 con la vocazione delle macchine per la pulizia professionale (clicca qui), come lavapavimenti, spazzatrici, idropulitrici e aspiratori industriali, nel tempo ha saputo differenziarsi allargando i propri confini territoriali e di prodotto.
“Il 2016 – spiega Lussana – è stato il nostro anno migliore, mentre il 2017 è stato un anno di consolidamento”. La Socaf ha chiuso il 2017 con un fatturato di 13,932 milioni di euro, in calo del 1% sul 2016, chiuso con un volume d’affari di 13,956 milioni di euro. “Il volume d’affari è un aspetto della nostra crescita che passa anche dalla nostra capacità di promuovere il marchio. Sul versante delle attività di marketing abbiamo realizzato tre siti web diversi, dedicati ognuno ad una linea di business specifica, che ci permettono di farci conoscere e trovare continuamente nuovi potenziali clienti. Ogni anno, inoltre, partecipiamo, in Italia, a una decina di fiere di settore tra cui, nel 2018, Mecspe, Bimu e Plast. Siamo presenti su GSA, mensile di gestione, igiene, pulizia, disinfestazione, punto di riferimento per l’intero comparto”.
L’azienda, fondata da due soci, di cui Marino Carrara è ancora oggi presidente, ha mosso i primi passi in un piccolo garage a Ponte San Pietro. Successivamente è avvenuto lo spostamento a Lallio e una quindicina di anni fa l’insediamento nella sede di Osio Sotto. “I nostri punti di forza – rimarca Lussana – sono rappresentati dalla sinergia e dallo spirito di gruppo, da un’organizzazione funzionale, da un’ attitudine maturata negli anni al problem solving e dalle capacità di analisi e sintesi. Siamo cresciuti grazie ad una forte spinta commerciale. Siamo propositivi e cerchiamo sempre nuovi prodotti. In uno slogan: non ci fermiamo mai”.
Da azienda che opera principalmente in Lombardia con la propria rete di ottanta collaboratori, tra personale interno e agenti, e un’assistenza puntuale sulle macchine, Socaf ha diversificato il proprio business creando la divisione detergenza, la divisione Aquarial (raffrescamento evaporativo) e sviluppando il progetto I-mop con il quale la struttura di Osio Sotto è diventata, a tutti gli effetti, un player nazionale. “Pensiamo di chiudere il 2018 sfiorando i 16 milioni di euro”.
“Rispetto ai prodotti e ai servizi delle aziende concorrenti -puntualizza Lussana- curiamo con attenzione e professionalità il servizio post vendita. Offriamo un’ampia gamma di prodotti e soluzioni in base alle ultime innovazioni tecnologiche ed al miglior rapporto qualità-prezzo”.
Diego Lussana è entrato in Socaf nel 2014, dopo aver frequentato il liceo linguistico “Giovanni Falcone” di Bergamo e aver conseguito la laurea quadriennale, in Economia e Commercio con specializzazione in finanza, all’università degli studi di Bergamo. Rilevanti le esperienze lavorative maturate: nella Banca Popolare di Sondrio il primo impiego, poi come consulente per la società di revisione e consulenza PricewaterhouseCoopers (PwC), impegnata a garantire servizi di revisione, di consulenza strategica, legale e fiscale alle aziende. Dopo sei mesi in Italcementi e una specializzazione alla Bocconi, Lussana ha lavorato per cinque anni (2009-2014) in Bain & Company, società di consulenza strategica a livello internazionale occupandosi di piani industriali, riorganizzazioni aziendali e programmi di innovazione.
“La scelta di entrare in Socaf è stata ponderata -ci confida il direttore finanziario-. Sentivo la necessità di rimanere più vicino alla mia famiglia perché, nonostante la gratificazione personale, lavorare in Bain mi portava a trascorrere molti mesi all’estero. I casi aziendali affrontati per conto della società di consulenza mi hanno permesso di maturare un bagaglio di esperienze che ho voluto mettere a frutto in Socaf. Nel contempo è cresciuta la responsabilità perché ogni decisione ha un impatto diretto sui collaboratori che lavorano con noi, sulle loro vite e le famiglie”.
“Del mio primo periodo in Socaf ricordo che la mia logica manageriale era consolidata –continua Lussana- ma non avevo affinato la spinta commerciale. Oggi seguo le politiche commerciali e alcune scelte finanziarie, seguo direttamente alcuni venditori e mi occupo di innovazione, dello sviluppo di Aquarial e Imop”.
Innovazione a 360 gradi per l’azienda di Osio Sotto che ha puntato nel tempo su progetti rivoluzionari: con I-mop ha introdotto sistemi di pulizia per la sanificazione meccanizzata in tutti gli ambienti sanitari e nelle comunità, snellendo il design di una normale lavasciuga, mantenendo la stessa capacità di pulizia e rendendola estremamente maneggevole e con Aquarial ha proposto un sistema economico, ecologico e naturale per il raffrescamento dei grandi ambienti.
“I-mop è una lavasciuga pavimenti rivoluzionaria. Le caratteristiche sono un design ‘femminile’, la semplicità e intuitività dei comandi, la facilità di manutenzione e gestione batterie, la possibilità di utilizzo con una sola mano, il semplice e veloce addestramento all‘uso, la perfetta asciugatura in tutte le direzioni, la testata lavante a basso profilo, la facile applicazione dei codici colore”. Socaf ha diversificato il proprio business creando anche la divisione Aquarial “con raffrescatori evaporativi che rinfrescano gli ambienti in modo ecologico e naturale, per mezzo del principio naturale dell’evaporazione, senza l’uso di gas refrigeranti o compressori e con un limitato consumo di energia e acqua”.
“Per Socaf – conclude il direttore finanziario- l’innovazione è un fattore chiave. In tema di industria 4.0 abbiamo lanciato, nel 2018, una centralina legata agli impianti di raffrescamento che si autoregola da sola, e possa essere monitorata e regolata da remoto. Stiamo pensando al lancio di un robot, una macchina lavapavimenti autonoma, senza bisogno di operatori, per uso industriale. Per quanto riguarda l’aspetto commerciale stiamo lavorando a canali nuovi e modalità diverse per raggiungere i nostri clienti. Ogni anno, inoltre, programmiamo un viaggio nel sud est asiatico. Oggi Shenzhen è la nuova Silicon Valley”.
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