Signora Riccardi, abbiamo avuto occasione di entrare nella pagina pubblica Facebook del gruppo “Sei di Tor Tre Teste Se… “, e abbiamo letto il suo messaggio, che riportiamo: “questa mattina via Francesco Tovaglieri altezza 382, senza contare le buche (dopo se riesco faccio foto e le aggiungo) e l’inciviltà delle persone che oramai parcheggiano anche in terza fila…uno schifo
Aggiungo delle foto, appena giuntemi, del parcheggio adiacente al parco di Tor Tre Teste lato Quarticciolo. Mauro Caliste Presidente facciamo qualcosa? La situazione è di gran lunga peggiorata”.
Sono un cronista di Abitare A Roma, La mattina vado in bicicletta o faccio camminata veloce o corro, evito di usare la macchina. Con gli occhi ho una visione completa di ciò che mi circonda, con i piedi sento tutto ciò che calpesto le buche le vedo e le evito e constato che l’asfalto che non è più tale.
Oggi è stata la giornata della corsa e, correndo intorno al quartiere, nello specifico in via Tovaglieri lato Parco Palatucci, evito la parte commerciale vicino al civico 382 da lei evidenziata per le annose buche stradali e l’asfalto che è rimasto quello del 1988 ( consorzio Tor Tre Teste due ), e ho fotografato quello che c’era in terra e intorno ai cassonetti dell’immondizia davanti al civico 201 e di fianco al civico 213.
Nel tratto di strada di via Tovaglieri che parte da via Viscogliosi e arriva alla Biblioteca Comunale non ci sono negozi, la strada è stata riasfaltata l’estate scorsa sino al civico 163 e non ci sono buche, ci sono gli “zozzoni” però, che passano il mattino presto e la sera tardi e scaricano da macchine e furgoni di tutto e di più.
Mentre ero intento a fotografare ho notato una persona in tuta da lavoro, con scarpe da lavoro, vicino ad una macchina privata e vicino al suo carrello pieno di buste pronte da accatastare vicino ai cassonetti. Mi ha visto si è bloccato, ho corso per 100 metri e son tornato indietro, stava gettando i suoi rifiuti e guardandomi mi ha apostrofato: fotografa sto’ ….!!
Passano 10 minuti, sempre correndo, a Largo Cevasco noto un furgoncino AMA adibito a prelevare tutto quanto è in terra intorno ai cassonetti, era fermo con il guidatore intento a usare il suo cellulare. Non ha prelevato nulla ed è andato via, con il cassone mezzo vuoto.
Ieri mattina sul Corriere della Sera, edizione romana, Fabrizio Peronaci ha scritto: “I mezzi carichi di rifiuti posteggiati h24 al Gianicolo evidenziano un problema, la mancanza di comunicazione tra azienda e Campidoglio… Ieri mattina i mezzi maleodoranti all’altezza del varco Ztl erano 8. Nonostante – ecco un primo paradosso – una soluzione alternativa ci sia: poco più giù, vicino Porta Portese, il capannone del Comune adibito ad autoparco della Municipale è perennemente semivuoto. Secondo paradosso, tra i più contrariati per l’indecoroso parcheggio AMA open air ci sono esponenti del Pd, come Stefano Marin, firmatario un paio d’anni fa di una mozione approvata all’unanimità, e l’ex presidente del I Municipio, Orlando Corsetti. Solo che ora non stanno più all’opposizione. Il Pd governa Roma, con Gualtieri sindaco. E l’Ama dipende dal Comune, cioè da Gualtieri stesso. Ma un po’ di decisionismo, no?”
I problemi sono in tutta Roma, il Gianicolo non è Tor Tre Teste, Quarticciolo, Alessandrino, Centocelle. Noi siamo in periferia e abbiamo scritto tanti articoli su Abitare A Roma rivolgendoci, e ci rivolgiamo di nuovo al nostro V Municipio, al suo Presidente e il suo Assessore all’Ambiente.
Il cittadino attende fiducioso. M per quanto tempo ancora?
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