Con l’arrivo del caldo estivo si cerca spesso refrigerio in un drink ghiacciato e nei bar vengono preparati sempre più cocktail e bevande con ghiaccio. Eppure non si pensa mai al fatto che il ghiaccio possa nascondere insidie per la salute.
Una sorpresa per molti, vista l’opinione comune secondo la quale il processo di congelamento distrugge tutti i batteri e virus. Niente di più falso: gli agenti patogeni sono in grado di sopravvivere nel ghiaccio per ricostituirsi durante le fasi di scongelamento e moltiplicarsi.
A finire sotto accusa sono soprattutto la scarsa igiene del personale e le macchine per la produzione del ghiaccio, dato che spesso non vengono sottoposta alle necessarie operazioni di pulizia, manutenzione e sostituzione dei filtri e delle componenti.
I rischi per la salute dovuti al ghiaccio contaminato sono tanti e da non sottovalutare, come ad esempio diarrea, disturbi gastrointestinali e altre patologie provocate da batteri come escherichia coli, coliformi ed enterobatteri, che con il freddo del ghiaccio non muoiono ma si conservano, e anzi in alcuni casi si moltiplicano.
Regole igieniche per fare il ghiaccio
Fra le regole igieniche da seguire, previste per le imprese, ma da tenere in considerazione anche quando si fa il ghiaccio in casa, il manuale consiglia di tenere pulito il vano refrigerante che generalmente oltre al ghiaccio contiene anche cibo surgelato e le vaschette che vanno pulite prima di ogni utilizzo. L’acqua nelle vaschette va refrigerata portandola velocemente a -18°C.
Una volta pronto il ghiaccio va conservato a -5/10°C in modo che si evitino rischi di scongelamento anche solo parziale creando le condizioni per lo sviluppo di microbi. Le vaschette vanno protette e isolate dal resto delle cose conservate nel congelatore con un foglio di alluminio o sacchetti appositi.
Il ghiaccio prodotto deve essere consumato entro 6 settimane al massimo dalla preparazione. Se togliete dal freezer la vaschetta e usate solo parte del ghiaccio, scartate quello residuo e fatene di nuovo. Mettete il ghiaccio nei bicchieri o dove intendete usarlo, avvalendovi di pinze o cucchiai, senza toccare il cubetto con le mani. Se avete un tritaghiaccio, controllate che sia ben pulito