Convertire i sacchetti di plastica in scarpe da ginnastica: è l'idea rivoluzionaria di un giovane indiano, fondatore della startup Thaely
Ashay Bhave ha solo 23 anni, ma ha avuto un’intuizione geniale e utilissima all’ambiente, quella di trasformare i sacchetti di plastica in comode scarpe da ginnastica. E lo scorso luglio la sua idea è diventata realtà, o meglio una startup di successo, con un nome ben preciso: Thaely, che in lingua Hindi significa appunto “busta di plastica”.
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Tutto è nato come un semplice esperimento per trovare una soluzione al problema dei 100 miliardi di sacchetti di plastica prodotti ogni anno nel mondo, che finiscono per minacciare gli ecosistemi marini. Ashay ha cominciato a lavorare al rivoluzionario tessuto, ribattezzato ThaelyTex nel 2017. Per testare il materiale, che al tatto sembra quasi pelle, è stato creato un prototipo grazie al coinvolgimento di un calzolaio di Mumbai.
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Le scarpe prodotte (vegane al 100%) sono state promosse a pieni voti e in tanti pensavano che si trattasse di tradizionali sneaker in pelle. Così, nel 2019 Ashay ha deciso di presentare il suo prototipo ad un concorso per startup organizzato dall’Amity University Dubai, ottenendo il primo posto. Grazie a questa vittoria inaspettata, il progetto ha ottenuto degli importanti finanziamenti e per il giovane originario di Mumbai è stato possibile dar vita ad un secondo prototipo, sviluppato a Dubai, il cui design si ispirava alle classiche sneakers da basket dei primi anni 2000.
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Ma come vengono realizzate esattamente le sneaker Thaely? Per le tomaie viene utilizzato il ThaelyTex, un tessuto creato interamente dal riciclo dei sacchetti di plastica, forniti da TrioTap Technologies, una società indiana che si occupa della gestione dei rifiuti. La grande novità risiede anche nel fatto che il processo di produzione non necessita di sostanze chimiche aggiuntive e non ne rilascia. Per ogni sneaker prodotta servono una decina di buste di plastica.
Per quanto riguarda, invece, la suola viene impiegata soltanto gomma riciclata, proveniente da altre scarpe, pneumatici e altri rifiuti industriali. Infine, i lacci e il rivestimento sono realizzati con l’rPET (polietilene tereftalato), un materiale prodotto grazie alle bottiglie di plastica riciclate. Per ogni sneaker realizzata sono necessarie 12 bottiglie.
Ma non finisce qua, anche le scatole delle scarpe ThaelyTex sono amiche dell’ambiente: contengono dei semi di basilico che possono essere piantati, mentre scritte e disegni sono realizzate con i fondi di caffè.
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Che dire? Un bellissimo modello di economia circolare e di moda sostenibile! Chapeau al giovane Ashay!
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