Altri 3 milioni e 280mila euro che vanno ad aggiungersi al milione e 720mila euro, già stanziati con una precedente delibera dell’ottobre scorso, e che portano il totale a 5 milioni di euro i fondi, previsti dalla misura Riparti Piemonte, dalla Regione ai Consorzi per l’attuazione di progetti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi della raccolta differenziata, alla riduzione della produzione di rifiuti indifferenziati e per potenziare il loro recupero nell’ottica dello sviluppo e del potenziamento dell’economia circolare.
Quindici i progetti complessivamente presentati e ammessi al contributo; di questi, 9 sono stati finanziati (5 interamente e 4 in parte), nella prima fase di attuazione. Con questa nuova delibera la Giunta assegna le risorse che mancavano al raggiungimento della copertura dei contributi dei 4 progetti finanziati solo in parte e, parallelamente, permette di far scorrere la graduatoria e di assegnare il contributo ai consorzi per altri 6 progetti ammessi al finanziamento.
Per il Consorzio del Vco sono stati stanziati oltre 175mila euro per la fornitura di macchine operatrici per la movimentazione dei rifiuti differenziati nell’impianto di selezione previsto a Ornavasso che servirà tutta la Provincia.
Nel novarese finanziati il Consorzio Gestione Rifiuti Medio Novarese di Borgomanero con oltre 14mila euro, per Installazione di sbarre ad azionamento automatico per la regolamentare ingressi e uscite degli utenti,e il Consorzio di bacino Basso Novarese con 300mila euro per implementare la rilevazione puntuale del rifiuto non recuperabile tramite sacchi e contenitori che permettono il riconoscimento dell’utenza.
Per l’assessore regionale all’Ambiente si tratta di risorse importanti che dimostrano l’impegno della Regione per migliorare il circuito dei rifiuti a vantaggio dello sviluppo dell’economia circolare.
I progetti spaziano dalla riorganizzazione dei servizi di raccolta, con il passaggio dalla raccolta stradale a quella porta a porta nelle zone in cui non è ancora in essere; lo sviluppo e l’incentivazione della tariffa puntuale, ossia la tariffa da applicare ai cittadini calcolata sulla base della reale produzione dei rifiuti; la realizzazione o l’adeguamento dei centri di raccolta rifiuti e delle aree per lo stoccaggio e la valorizzazione di quelli destinati al recupero. Il tutto con la finalità di raggiungere, a livello territoriale, almeno gli obiettivi di raccolta differenziata e di riduzione della produzione di rifiuto indifferenziato stabiliti dal Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani che prevede, a partire dal 2020 almeno il 65% di raccolta differenziata e non più di 159 kg procapite all'anno di rifiuto indifferenziato.