Pistole rubate, walkie-talkie e spray contro i cani: il business della banda di ladri // Umbria24.it

2022-05-13 19:27:33 By : Mr. James Yu

Perugia, il gip parla di «preoccupante spregiudicatezza e spiccata capacità criminale». Si cercano quattro armi trafugate a marzo

«Non c’è nulla di estemporaneo, avendo gli indagati meticolosamente predisposto una base logistica nel territorio di Perugia da cui il gruppo parte e poi ritorna al termine delle spedizioni predatorie perpetrate con preferenza ai danni di abitazioni isolate poste in aperta campagna. Vengono utilizzate autovetture prese a noleggio e si programma di usarne sempre di nuove per non dare nell’occhio , anche da reperire in regioni diverse dall’Umbria». Così il giudice per le indagini preliminari Piercarlo Frabotta che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare per cinque albanesi ritenuti responsabili di associazione per delinquere. Stando a quanto si legge nelle carte giudiziarie «il gruppo stabilmente composto da un autista che lascia i sodali più o meno in prossimità degli obiettivi e da un ristretto nucleo di ladri professionali in grado di penetrare nelle abitazioni private vincendone agevolmente i presidi posti a difesa, agisce ripetendo sempre il medesimo schema operativo nei confronti di target che non appaiono affatto predeterminati nel numero e che vengono individuati volta per volta anche mediante preventivi sopralluoghi».

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Schede sim di comodo «Il gruppo – è sempre Frabotta – è munito di un apparato strumentale utile all’esecuzione del programma criminoso: non solo autovetture intestate a terzi per raggiungere e ripartire dai luoghi teatro dei delitti, ma anche arnesi atti allo scasso suddivisi in borse che, a loro volta, vengono occultate in aperta campagna in diversi punti per essere prelevate alla bisogna ed essere riposte per evitarne il trasporto in macchina e la collocazione presso il domicilio, lasciandone così emergere la destinazione ad un indefinito reimpiego. Vengono utilizzati cellulari – muletto con schede sim di comodo e addirittura radioline ricetrasmittenti per comunicare durante l’esecuzione dei ‘colpi’ in modo da evitare di essere intercettati; il gruppo pare essere munito anche di spray narcotizzanti da spruzzare ai cani da guardia delle proprietà; i sodali, infine, parlano dei guadagni che vengono realizzati con i singoli furti o rapine e discutono persino del loro reinvestimento in Albania, lamentandosi se qualcuno dei componenti ‘chiede troppo rispetto a quello che dà’ o se taluno ha investito i proventi in importanti acquisti immobiliari senza avvisare gli altri».

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Criminali Il giudice parla anche di «preoccupante spregiudicatezza e spiccata capacità criminale»: «Gli indagati non hanno mostrato alcuno scrupolo quanto alla eventuale presenza dei proprietari negli immobili da svaligiare, hanno anzi talvolta reagito con rabbiosa violenza ai tentativi delle vittime di sventare i furti e non disdegnano di usare le armi contro i soggetti che dovessero opporsi alle loro scorribande predatorie, armi di cui peraltro ora sono certamente in possesso a seguito del furto di quattro pistole nel marzo 2022».