Almeno un sacchetto su quattro tra quelli utilizzati per imbustare la spesa è illegale. A dirlo è un rapporto di Assobioplastiche , l’Associazione italiana delle bioplastiche e dei materiali biodegradabili e compostabili.
I dati raccolti sono riferiti all’anno 2020 ma la situazione – dicono gli esperti – à cambiato poco negli ultimi anni. In un’audizione alla Commissione parlamentare ecomafie i tecnici di Assobioplastiche hanno detto che nel 2020 su 74.000 tonnellate di buste in bioplastica, circa 18.500 tonnellate erano non a norma.
Un danno enorme. Secondo un rapporto di Legambiente – che già in passato aveva denunciato il problema – smaltire un numero tanto elevato di sacchetti finti-bio costerebbe circa 30 milioni di euro.
Quando nel 2018 l’Italia divenne il primo Paese in Europa a mettere al bando i sacchetti di plastica per imbustare frutta e altri alimenti, da più parti si pensò che nel giro di breve tempo si sarebbe risolto l’annoso problema dell’inquinamento causato dalle buste in plastica .
L’inquinamento da plastica, è bene dirlo, si è ridotto sensibilmente ma di sicuro non è stato del tutto risolto. Nel 2013, su 118.000 tonnellate di sacchetti, il 77,7% non era a norma. Nel 2020 i sacchetti in circolazione erano diminuiti sensibilmente (solo 74mila) e anche la percentuale di quelli illegali era calata (25%).
Ma la percentuale di sacchetti illegali – e quindi la cui produzione non segue le norme anti-inquinamento e che quindi impiegano assai più del dovuto per disintegrarsi – è ancora troppo elevata per poterci dire soddisfatti.
La presenza di così tanti sacchetti in bioplastica illegali in circolazione è un problema di tutti perché quei sacchetti andranno a inquinare l’ambiente in cui viviamo. E i danni sulla salute dell’uso sconsiderato della plastica iniziano a vedersi .
🎙️Come sottolineato dal nostro AD @LucaBianconi75, Presidente di @abioplastiche, “l’Associazione ha deciso di rafforzare l’azione di contrasto alle illegalità avviando con il Consorzio #Biorepack una collaborazione”. 👉🏻La news di @Ecodallecitta: https://t.co/L8PgCdSlbr#Polycart pic.twitter.com/t8IgmPZQZO
Ma sul fronte del contrasto all’illegalità è in arrivo un’importante novità. Assobioplastiche, in collaborazione con Biorepack, sta per lanciare una piattaforma online per segnalazione casi sospetti di non conformità di imballaggi e sacchetti.
Sarà presentata in occasione dell’assemblea generale dell’associazione il 15 giugno 2022 a Roma.
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