Castel Gandolfo - Ilejà ha in testa il cappuccio della felpa sotto cui si nasconde da quando è arrivato nella residenza dei monaci studiti, trasformata nella casa dei profughi ucraini dal 27 febbraio scorso. "Ydemo (andiamo, ndr) Nikita", dice Ilejà al fratello mentre saltella nel grande viale che abbraccia Villa Andrea. Oggi c'è uno spettacolo di bolle e palloncini dell'animatore Filippo sulla terrazza che si affaccia sul lago di Albano.
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