Ucraina Russia, le news del 19 maggio sulla guerra- Corriere.it

2022-05-20 19:06:52 By : Ms. Sophia Lu

Abbiamo scollegato in automatico la tua precedente sessione

Puoi navigare al massimo da 3 dispositivi o browser

Per continuare la navigazione devi scollegare un'altra sessione

Da mobile puoi navigare al massimo da 2 dispositivi o browser.

Per continuare la navigazione devi scollegare un'altra sessione.

Le ultime notizie sulla guerra in Ucraina, in diretta

Salva questo articolo e leggilo quando vuoi. Il servizio è dedicato agli utenti registrati.

Trovi tutti gli articoli salvati nella tua area personale nella sezione preferiti e sull'app Corriere News.

Le news di giovedì 19 maggio sulla guerra: la Nato prevede settimane di stallo militare, attesa per la sorte dei combattenti dell'acciaieria Azovstal che si sono arresi

Vadim Shishimarin, il soldato russo processato per crimini di guerra (Epa)

Questa diretta è stata chiusa: trovate a questo link il nuovo articolo con tutte le notizie di oggi sulla guerra in Ucraina, in diretta. • La guerra in Ucraina è arrivata all’85esimo giorno. I combattimenti proseguono soprattutto nel sud e nell’est del Paese. • I combattenti dell'acciaieria Azovstal si sono arresi, ma negli stabilimenti sono rimasti ancora i comandanti e un manipolo di irriducibili. Ancora non è chiaro a che sorte andranno incontro gli ucraini che hanno deposto le armi • I russi guadagnano terreno nel Donbass, ma la loro avanzata è lenta. Il presidente ucraino Zelensky: «Riprenderemo il controllo dei territori e delle città occupate ». E anche le voci sull’uso di armi laser da parte dell’esercito di Mosca sembrano non spaventare Kiev: «È la prova che stanno esaurendo i missili , è la dimostrazione del fallimento dell’operazione militare» ha detto Zelensky. • La Nato prevede comunque settimane di stallo fra i due eserciti , situazione che secondo alcuni osservatori potrebbe favorire la ripresa dei negoziati. • Ieri Finlandia e Svezia hanno chiesto ufficialmente l’ingresso nella Nato e oggi i leader dei due Paesi hanno incontrato Joe Biden alla Casa Bianca. .• Mosca ha deciso di espellere 24 diplomatici italiani, 34 diplomatici francesi e 27 spagnoli. Gli Stati Uniti intanto hanno riaperto l’ambasciata a Kiev. Questa diretta è stata chiusa: trovate a questo link il nuovo articolo con tutte le notizie di oggi sulla guerra in Ucraina, in diretta.

Ore 06:36 - Zelensky, fase finale della guerra sarà la più sanguinosa

«La fase finale è la più difficile e la più sanguinosa. Non possiamo permetterci di dire che la guerra è finita». Questo è quanto il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyi, in una conversazione con alcuni studenti ucraini, stando a quanto riportato dal Kiev Independent. «Non posso gridare ‘Torna a casa oggi’ a tutti quelli che sono scappati all’estero, perchè la guerra non è finita», ha detto Zelensky. Allo stesso tempo, ha assicurato che, dopo la fine della guerra, l’Ucraina presterà molta attenzione alla sicurezza. «Costruiremo il Paese, e in particolare le migliori infrastrutture e tecnologie per garantire sicurezza, al livello di Israele e di altri Paesi leader», ha garantito. Zelensky ha infine annunciato che dopo la vittoria dell’Ucraina in guerra, «ci sarà un approccio equo ai salari di qualsiasi professione».

Ore 02:08 - Onu, 90% popolazione ucraina rischia di finire in povertà

Il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) ha avvertito che il 90% delle persone in Ucraina potrebbe finire in povertà, se la Russia continuerà il suo assalto. «Stiamo parlando di nove ucraini su 10 che cadranno in povertà, se questa guerra continuerà fino alla fine dell’anno», ha affermato il vice rappresentante dell’Undp in Ucraina, Manal Fouani citato da Bbc. Ha descritto questo numero come «scioccante», dato che il tasso di povertà nel paese era solo del 2,5% appena prima dell’inizio della guerra. Fouani ha affermato che 18 anni di guadagni in termini di sviluppo potrebbero essere persi entro la fine dell’anno: gli «investimenti dell’Unione europea e di tutti i donatori e partner di sviluppo di questo paese negli ultimi 20 anni».

Ore 01:21 - Zelensky, nel Donbass è l’inferno, non è un’esagerazione

Nel Donbass «è l’inferno: non è un’esagerazione». Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel discorso alla nazione, secondo Bbc. Le forze russe hanno «completamente distrutto» la regione orientale ucraina, ha detto, accusando Mosca di aver condotto «bombardamenti insensati», intensificando gli attacchi sull’est. «Nel Donbass gli occupanti stanno tentando di esercitare pressione ancora maggiore», ha detto, riferendosi al ritiro delle truppe da alcune zone vicino a Kiev e allo spostamento verso oriente, «qui è l’inferno». »I bombardamenti delle nostre altre città, gli attacchi aerei e missilistici dell’esercito russo, non sono semplicemente operazioni militari in tempo di guerra. È un tentativo consapevole e criminale di uccidere il maggior numero possibile di ucraini».

Ore 20:39 - Governatore Kharkiv: «Oggi nemico ha colpito giorno e notte»

«Oggi la città e la regione sono in stato di allerta, il nemico ha colpito notte e giorno ». Così in un video pubblicato su Telegram il governatore di Kharkiv, Oleg Sinegubov. «In mattinata, la Federazione Russa ha sparato nel distretto di Kharkiv, danneggiando il locale caldaia di un istituto medico. Verso le 12 è stato bombardato il quartiere Saltivka e una persona è rimasta ferita. Verso le 13, gli occupanti hanno sparato su Velyki Khutory. Sfortunatamente, una donna di 13 anni e un bambino hanno riportato ferite da schegge», afferma Sinegubov. «A seguito del bombardamento del distretto di Chuhuiv un ragazzo di 17 anni e una donna sono rimasti feriti nella comunità di Balaklia. Sfortunatamente, un uomo di 64 anni è morto a Tsyrkuny», aggiunge il governatore, sollecitando i cittadini a «prestare la massima attenzione e a non ignorare gli allarmi aerei. Inoltre, si prega di non visitare il territorio di Sarzhyn Yar e il parco forestale, dove il nemico ha lasciato molte mine. I pirotecnici stanno lavorando a terra e sgomberando il territorio».

Ore 20:29 - Vice comandante Azov: «Sono ancora nello stabilimento Azovstal»

«Io e il comando militare ci troviamo nello stabilimento Azovstal ». Lo dichiara in un video pubblicato dai media ucraini il vice comandante del reggimento Azov, Sviatoslav Palamar, smentendo le voci che lo davano per arreso alle forze russe. «È in corso una determinata operazione, di cui non rivelo i dettagli», ha aggiunto Palamar, dicendosi «grato all’Ucraina e a tutto il mondo per il sostegno. Ci vediamo».

Ore 19:56 - Nato: «Sosterremo Kiev per tutto il tempo necessario»

«L'Ucraina non accetterà mai l'occupazione della Russia e la Nato fornirà la sua assistenza per tutto il tempo necessario». Lo ha detto l'Ammiraglio Rob Bauer , presidente del Comitato militare della Nato, al termine del vertice dei Capi di Stato Maggiore dell'Alleanza. Al vertice ha preso parte anche il Capo dell'esercito ucraino. «Ci sono molte lezioni da imparare dalla guerra in Ucraina, ad esempio l'importanza del morale per le truppe», ha aggiunto. «Gli ucraini lottano per difendere il loro Paese. E chi è nella Nato sa per cosa lotta: la protezione della libertà e della democrazia, il nostro stile di vita».

Ore 19:30 - Il Senato Usa dà il via libera al pacchetto di aiuti da 40 miliardi

Il Senato americano approva il pacchetto da 40 miliardi di dollari di aiuti militari e umanitari all'Ucraina . Con il via libera, il provvedimento approda sul tavolo del presidente Joe Biden per la firma. La misura è stata approvata con 86 voti a favore e 11 contrari . Il New York Times scrive che si tratta della misura più consistente degli ultimi 20 anni in favore di un Paese straniero, oltre che la prova dell'ampio sostegno americano nella lotta contro la Russia. Questo ulteriore pacchetto di aiuti porta il totale degli investimenti degli Usa nella guerra in Ucraina a 54 milioni di dollari . Ora il provvedimento dovrà essere sottoposto alla firma del presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

Ore 19:26 - Blinken: «L'Ucraina non ci sarebbe più se smettesse di combattere la Russia»

«Se la Russia smettesse di combattere domani, la guerra finirebbe. Se l'Ucraina smettesse di combattere, non ci sarebbe più l'Ucraina», ha detto IL segretario di Stato americano Antony Blinken al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. «La Federazione Russa dice il falso affermando che le sanzioni imposte dalla comunità internazionale sono responsabili del peggioramento della crisi alimentare globale - ha aggiunto - le sanzioni non stanno bloccando i porti del Mar Nero, intrappolando navi piene di cibo e distruggendo strade e ferrovie ucraine, ma è la Russia che lo fa»,

Ore 19:07 - NYT: hacker cinesi attaccano sistemi della difesa russa

Alcuni hacker cinesi hanno cercato di rubare dati e informazioni di difesa della Russia. Lo riporta il New York Times citando la società di cybersicurezza Check Point. Il 23 marzo scorso diversi scienziati e ingegneri di istituti militari russi si sono visti recapitare email provenienti dal ministero della sanità russo dal titolo «lista di persone sotto le sanzioni americane per l'invasione dell'Ucraina» . Le email però non provenivano dal ministero della sanità russo: a inviarle è stato infatti un gruppo di hacker della Cina che volevano cercare di convincere i destinatari ad aprire e scaricare il documento contenente un malware. L'incidente mostra come la Cina cerchi di spiare la Russia e mette in evidenza il complicato rapporto fra i due Paesi che si sono uniti contro gli Stati Uniti, osserva il New York Times .

Ore 19:01 - L'Onu esorta Russia e Ucraina a riprendere i colloqui di pace

L'Onu ha esortato Russia e Ucraina a «riprendere» i contatti e il coordinamento che hanno consentito le evacuazioni da Mariupol al fine di ripristinare i colloqui di pace attualmente in stallo . Le operazioni per evacuare i civili, avvenute con successo, e successivamente la scelta dei combattenti ucraini di uscire dall'acciaieria di Azovstal, indicano la via del ritorno verso negoziati più ampi per porre fine al conflitto, ha affermato il sottosegretario agli Affari umanitari, Martin Griffiths . «Quelle operazioni non sarebbero potute avvenire se non fosse stato per la cooperazione tra la Federazione Russa e le autorità ucraine», ha detto ai giornalisti a Ginevra. «Voglio pensare che il fatto che questa cooperazione abbia funzionato relativamente bene, sicuramente meglio rispetto alle settimane precedenti di questa guerra, suggerisca che c'è qualcosa su cui basarsi». Griffiths ha quindi chiesto la ripresa dei colloqui, insistendo: «Dobbiamo tornare al tavolo». Griffiths ha anche sottolineato la necessità di ripristinare l'export del grano ucraino.

Ore 18:54 - Appello ferrovie statali: «Centinaia corpi militari conservati, Russia non li vuole»

La compagnia ferroviaria statale ucraina Ukrzaliznytsya «conserva centinaia di corpi di soldati russi in auto frigorifere da tre mesi», ma la Russia non li reclama. Lo fa sapere la stessa compagnia pubblicando un video, ripreso poi da diverse testate ucraine tra cui Ukraine Now , spiegando che «la compagnia vuole restituire i morti ai loro parenti». «La Russia», si legge nella didascalia del video che mostra i sacchi bianchi dei corpi allineati da uomini completamente bardati in divise bianche che li depongono per strada chiudendoli ermeticamente per poi sistemarli nei cargo, «nasconde scrupolosamente il numero reale di soldati russi uccisi e non porta via i corpi dei suoi cittadini dall'Ucraina». L'Ucraina, spiega il video, «vorrebbe restituire i morti in Russia ed esorta i russi a portare via i loro parenti, ma la Russia non li richiede indietro. L'Ucraina, come prescrive il diritto umanitario, sta preservando i corpi da restituire alle famiglie, ma la Russia non li vuole per evitare il panico e per evitare "regolamenti di conti"».

Ore 18:40 - Kuleba a Truss: «Russia responsabile aggressione a Paese»

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba , ha detto di aver parlato con la sua omologa britannica, Liz Truss , su come «ritenere la Russia responsabile della sua aggressione e sbloccare le esportazioni alimentari dell’Ucraina ». La Russia, ha scritto Kuleba su Twitter, «ha la piena responsabilità non solo per l’uccisione, la tortura e lo stupro degli ucraini, ma anche per le persone che muoiono di fame in tutto il mondo, compresa l’Africa».

Spoke with my UK friend @trussliz on ways to hold Russia accountable for its aggression and unblock Ukraine?s food exports. Russia bears full responsibility not only for killing, torturing, and raping Ukrainians, but also for starving people across the world, including in Africa.— Dmytro Kuleba (@DmytroKuleba) May 19, 2022

Spoke with my UK friend @trussliz on ways to hold Russia accountable for its aggression and unblock Ukraine?s food exports. Russia bears full responsibility not only for killing, torturing, and raping Ukrainians, but also for starving people across the world, including in Africa.

Ore 18:32 - Kiev: su Azovstal sganciate 714 tonnellate di tritolo nell’ultimo mese

Le bombe sganciate dall’esercito russo sulle acciaierie Azovstal di Mariupol nell’ultimo mese equivalgono a 714 tonnellate di tritolo . Lo rende noto su Telegram l’agenzia ucraina Ukrinform .

Ore 18:28 - Minsk acquista un «numero necessario» di missili Iskander dalla Russia

La Bielorussia ha acquistato dalla Russia il «numero necessario» di sistemi missilistici Iskander e sistemi missilistici antiaerei S-400 . Lo ha affermato il presidente della Bielorussia, Aleksander Lukashenko , in un incontro con il governatore della regione di Nizhny Novgorod Gleb Nikitin, secondo quanto riferisce l’agenzia Belta . «Lo abbiamo concordato con Putin», ha detto il leader di Minsk, «abbiamo comprato da voi il numero necessario di Iskander e S-400, abbiamo armato il nostro esercito . Ora è un esercito completamente diverso con tali armi. Per lo meno, queste armi possono causare danni colossali».

Ore 18:13 - McDonald’s vende l’attività in Russia al magnate del petrolio Govor

Dopo aver annunciato la decisione di lasciare il mercato russo, McDonald’s venderà i suoi ristoranti presenti nel Paese all’uomo d’affari siberiano Aleksander Govor . Ad annunciarlo è la stessa multinazionale statunitense in un comunicato stampa. Govor è co-proprietario della compagnia petrolifera NefteKhimServis che gestisce già 25 ristoranti di McDonald’s in Russia . Una volta approvato dagli enti regolatori, l’accordo vedrà il 62enne rilevare tutte le 850 sedi di McDonald’s in Russia che opereranno poi sotto un nuovo marchio, come ha riferito il giornale russo Vedomosti. McDonald’s non ha rivelato il prezzo di vendita. L’accordo garantisce che i 62mila dipendenti russi della catena americana manterranno il loro lavoro per almeno due anni , mentre Govor si assumerà la responsabilità delle forniture esistenti, dell’affitto e dei servizi pubblici della catena.

Ore 17:56 - Kiev: fallito tentativo russo di arruolare gli abitanti di Izium

Le autorità ucraine affermano che il tentativo russo di arruolare nell’esercito gli abitanti della città occupata di Izium è fallito. «Abbiamo informazioni che c’è stato un tentativo di mobilitazione forzata «che è fallito . Dicevano alla gente di scegliere fra andare in Russia o entrare nell’esercito russo. Non ci sono informazioni che qualcuno si sia presentato volontario per entrare nell’esercito», ha detto Oleh Syniehubov capo dell’amministrazione militare ucraina della regione di Kharkiv, citato da Ukrinform .

Secondo il sito ucraino, l’80% delle case di Izium sono state danneggiate o distrutte dai bombardamenti russi e una parte della popolazione è stata portata forzosamente in Russia. Ma molti di loro hanno poi raggiunto Paesi dell’Unione Europea e sono tornati in Ucraina.

Ore 17:37 - Telefonata tra capi di stato maggiore Russia e Usa

Il capo di stato maggiore delle Forze armate russe, Valery Gerasimov , ha avuto un colloquio telefonico con il capo di stato maggiore congiunto Usa, Mark Milley , su iniziativa americana. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Mosca, come riporta l’agenzia Ria Novosti . I due generali hanno discusso di varie questioni, tra cui l’Ucraina.

Ore 17:29 - Bombe russe a Severodonetsk, almeno 12 morti

Almeno 12 persone sono state uccise e altre 40 ferite oggi nei bombardamenti russi sulla città di Severodonetsk , nell’est dell’Ucraina, quasi circondata dalle forze di Mosca. Lo ha annunciato il governatore regionale Serguii Gaidai. I russi «hanno iniziato al mattino a bombardare il centro regionale in modo casuale con armi pesanti. I bombardamenti continuano», ha precisato sul Telegram.

Ore 17:17 - Premier Svezia: costretti a reagire all’aggressione russa

«Siamo stati costretti a rispondere all’aggressione russa» : lo ha detto la premier svedese Magdalena Andersson nella conferenza stampa congiunta con Joe Biden e il presidente finladese Sauli Niinisto . La premier ha ringraziato Biden per il sostegno e ammonito che l’invasione russa in Ucraina è un «test» sui valori e i principi democratici che il suo Paese condivide con gli Usa in una relazione «forte, profonda e di vecchia data». Aggiungendo che la Svezia ha «sofisticate capacità di difesa» da mettere a servizio della Nato e si attende una «rapida ratifica» della sua richiesta di adesione. «I nostri valori e le nostre convinzioni sono messe alla prova» dall’invasione russa dell’Ucraina, «questo periodo ricorda i giorni più oscuri della storia europea e nei periodi oscuri è bello stare tra amici stretti». Andersson ha anche ricordato che la Svezia «non si è tirata indietro» nella fornitura di sostegno all’Ucraina.

Ore 17:14 - Finlandia: contro terrorismo pronti a discutere con Ankara

Durante la conferenza stampa alla Casa Bianca, dopo l’incontro con Biden, il presidente della Finlandia Sauli Niinisto ha spiegato: «Prendiamo il terrorismo in modo serio, e lo combattiamo. Siamo pronti a discutere con la Turchia tutte le sue preoccupazione sulla nostra adesione alla Nato».

Ore 17:05 - Serebrennikov: la Russia si sta autodistruggendo

(Valerio Cappelli ) Ebreo, omosessuale e di madre ucraina. Il regista russo Kirill Serebrennikov , a Cannes con il film La moglie di Ciaikovskij , è il nemico perfetto per Putin. Adesso che è libero — è un dissidente di Mosca in esilio a Berlino — parla chiaro e forte: «La Russia si sta autodistruggendo, una catastrofe totale, l’invasione è il risultato di anni di terribile propaganda ». E ancora: «il governo del mio Paese a volte finanzia buoni progetti, molto più spesso film col veleno della propaganda. Al mio lavoro, girato prima della guerra, non avrebbero dato un rublo».

Leggi qui l’articolo completo.

Ore 17:01 - Parigi installa nuovo sistema difesa in Romania

La Francia ha dispiegato un nuovo sistema di difesa anti-missile in Romania, dove agisce nel quadro delle forze della Nato, dinanzi elle minacce legate al conflitto russo in Ucraina: è quanto riferito dallo Stato maggiore dell’esercito francese. In occasione di un punto stampa, il portavoce dello stato maggiore dell’esercito francese, Pascal Ianni, ha detto che il sistema cosiddetto “Mamba” era «anzitutto destinato a proteggere la base aerea della Nato» che ospita diverse migliaia di soldati presenti sul posto. «Questa era la sua prima funzione»; ha aggiunto.

Il sistema è connesso al sistema di difesa rumeno e a quello della Nato, che ne assicura il comando. I militari francesi sono presenti in Romania dal 26 febbraio, pochi giorni dopo l’invasione russa dell’Ucraina.

Ore 16:53 - Biden: «La Nato è ora importante come non mai. Con Svezia e Finlandia più forti»

«Non c’è dubbio che la Nato oggi sia importante, efficace e necessaria come non mai»: lo ha detto il presidente statunitense Joe Biden in una conferenza stampa congiunta alla Casa Bianca con la premier svedese Magdalena Andersson e il presidente finlandese Sauli Niinisto (i leader dei due Paesi che hanno chiesto di entrare nella Nato). Per Biden la Nato è «un’alleanza indispensabile» per la pace e il mondo libero, in grado di diventare più forte proprio con l’adesione di Svezia e Finlandia.

Ore 16:40 - Kiev: crediamo che russi manterranno la parola su Azovstal

Il brigadiere generale Oleksii Gromov, capo del dipartimento operativo dello Stato maggiore di Kiev, ha detto che «le misure per evacuare i soldati ucraini da Mariupol continuano». Senza dare indicazioni sui numeri dei militari usciti da Azovstal, che secondo Mosca sono al momento 1.730.

«Sappiamo che il nostro nemico è insidioso, ma crediamo che la parola data verrà mantenuta», ha aggiunto in un briefing a Kiev, a proposito della sicurezza delle truppe uscite dall’acciaieria e trasportate nei territori sotto controllo russo.

Ore 15:51 - Stoltenberg: l’offensiva russa in Donbass è in stallo

«La Russia non ha raggiunto i suoi obiettivi in Ucraina: ha dovuto abbandonare Kiev e Kharkiv e l’offensiva nel Donbass è in stallo. Ma non crediamo che Mosca abbia rinunciato ai suoi piani e dunque dobbiamo prepararci a sostenere l’Ucraina sul medio e lungo periodo». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

Ore 15:39 - Generale Tricarico: depositi russi di armi abbastanza sguarniti

«Non so se, come dice Zelensky, i russi abbiano utilizzato la gran parte dei loro missili, ma è plausibile immaginare che i loro depositi siano abbastanza sguarniti. Non credo che avessero una dotazione così cospicua e nella prima parte del conflitto hanno sovrabbondato nell’utilizzo». Lo ha detto a LaPresse il generale Dino Tricarico , ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare italiana e presidente della fondazione Icsa.

Ore 15:23 - Figlia di Putin sta con Zelensky: ma non è il presidente ucraino

Per ironia della sorte, la figlia più giovane di Vladimir Putin è fidanzata con un ballerino russo, ex direttore del Balletto di Stato di Monaco, che si chiama Zelensky: non Volodymyr, come il presidente ucraino, ma Igor . A rivelarlo, il sito russo d’informazione indipendente Vashnie Istorii, associato al settimanale tedesco Der Spiegel. Katerina Tikhonova Putina, classe ‘86, è la secondogenita del presidente russo. Igor Zelensky, invece, ha 52 anni ed è stato il direttore fino al 4 aprile scorso del Bayerisches Staatsballett, dal quale si è dimesso, ufficialmente per motivi familiari, in pratica a causa dell’attacco russo all’Ucraina. Secondo Vashnie Istorii, tra il 2017 e il 2019, la figlia di Putin è andata a Monaco dozzine di volte. Alla fine del 2019, poi Katerina si è stancata di volare costantemente a Monaco, decidendo di trasferirsi in Germania.

Ore 15:15 - Chiesto l’ergastolo per soldato russo nel processo a Kiev

La pubblica accusa ha chiesto l’ergastolo per Vadim Shishimarin , il soldato russo di 21 anni sotto processo per crimini di guerra in un tribunale di Kiev. Il giovane è accusato di aver ucciso lo scorso 28 febbraio il 62enne Oleksandr Shelipov a Sumy lo scorso 28 febbraio. Lo riporta il Kiev Independent. Nel corso dell’udienza il giovane aveva chiesto perdono per quanto commesso.

Ore 15:05 - Mosca, riapriremo porti quando ci sarà revoca sanzioni

La soluzione alla crisi alimentare mondiale «richiede la revoca delle sanzioni anti-russe da parte di Usa e Ue, che ostacolano il libero scambio». Lo ha affermato il viceministro degli Esteri russo Andrey Rudenko , commentando l’appello del capo del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite David Beasley a Mosca per aprire l’accesso ai porti marittimi in Ucraina. Lo riporta la Tass.

Ore 15:02 - Colloquio telefonico tra Boris Johnson e Volodymyr Zelensky

Boris Johnson non ha nascosto i suoi «crescenti timori» per l’aumento dei prezzi alimentari, legato all’intervento armato della Russia in Ucraina. Lo ha espresso lo stesso primo ministro britannico, che ha avuto un colloquio con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky . I due leader hanno parlato questa mattina per discutere «una serie di questioni, tra cui il supporto militare e la sicurezza alimentare globale», ha spiegato Downing Street. Johnson e Zelensky hanno esaminato le opzioni per «aprire rotte critiche di approvvigionamento marittimo e terrestre per le riserve di grano ucraine» e si sono impegnati a indirizzare i loro team a «lavorare urgentemente sui passi successivi», si legge in una nota.

Ore 14:57 - Bundestag toglie diritto uso ufficio a Schroeder

L’ex cancelliere Gerhard Schroeder , criticato per la sua vicinanza alla Russia nonostante l’invasione dell’Ucraina, perde alcuni dei suoi diritti speciali. La commissione Bilancio del Bundestag ha tolto gli uffici e lo staff all’ex cancelliere 78enne, che manterrà la pensione e la sicurezza personale. Lo riportano i media tedeschi.

Ore 14:40 - Gallagher: «S. Sede fa possibile, contatti anche con Mosca»

«La Santa Sede e lo stesso Santo Padre sono disposti a fare tutto quello che è possibile, la Santa Sede continua la sua attività diplomatica con contatti con le autorità ucraine e anche tramite l’ambasciata della Russia presso la Santa Sede abbiamo qualche contatto con Mosca». Lo dice il segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, mons. Paul Richard Gallagher , in una intervista a Vatican News. Gallagher in questi giorni è in missione in Ucraina per conto del Papa.

Ore 14:01 - Dl Ucraina bis: ok definitivo della Camera

Via libera definitivo dell’Aula della Camera al decreto legge Ucraina bis. Il testo è stato approvato a Montecitorio con 336 voti a favore, 51 contrari e due astenuti.

Ore 13:57 - I russi arrestano il vice comandante del battaglione Aidar

Il tribunale distrettuale di Rostov ha autorizzato l’arresto di Denis Muryga , vice comandante del battaglione nazionalista ucraino Aidar. Lo riporta Ria Novosti citando fonti giudiziarie. Secondo l’agenzia di stampa russa l’uomo avrebbe cercato di entrare nel territorio della Russia confondendosi con il flusso dei profughi. Resiste il leader del reggimento: ecco chi è.

Ore 13:29 - Parlamento Ue: estendere a Bielorussia sanzioni contro Russia

I deputati condannano fermamente il sostegno che il regime bielorusso del dittatore Lukashenko ha fornito alla guerra ingiustificata della Russia in Ucraina. In una risoluzione adottata oggi, il Parlamento europeo si oppone con forza al ruolo svolto dal regime bielorusso nell’assistenza alla guerra illegale della Russia contro l’Ucraina, compresi il cosiddetto referendum per ripristinare lo status nucleare del paese e l’uso del territorio bielorusso da parte dell’esercito russo per muovere truppe e armi, utilizzare lo spazio aereo, rifornirsi di carburante e immagazzinare munizioni militari. Secondo i deputati, il regime bielorusso è corresponsabile dell’attacco e deve subirne le conseguenze ai sensi del diritto internazionale.

Ore 13:19 - Governo Gb annuncia nuove sanzioni contro compagnie aeree russe

Il governo britannico ha annunciato nuove sanzioni contro le principali compagnie aeree russe, tra cui Aeroflot, vietando di rivendere i loro slot aeroportuali, in rappresaglia per l’invasione dell’Ucraina. Le compagnie aeree russe Aeroflot, Ural Airlines e Rossiya Airlines non potranno più rivendere i loro slot di atterraggio che non sono più autorizzate a utilizzare negli aeroporti del Regno Unito, per un valore stimato fino a 50 milioni di sterline (59 milioni di euro), ha precisato l’esecutivo in un comunicato stampa. «Finché Putin continuerà il suo barbaro attacco all’Ucraina, continueremo a prendere di mira l’economia russa», ha affermato il segretario del Foreign Office britannico Liz Truss.

Ore 13:17 - Media, Cina in trattative acquisto greggio dalla Russia

La Cina è in fase di trattative con la Russia per l’acquisto di greggio a basso costo per rimpinguare le proprie riserve strategiche. Lo riferisce l’agenzia Bloomberg , che cita una fonte anonima al corrente delle trattative, secondo cui sono in corso colloqui tra i governi dei due Paesi, e finora ci sarebbe solo uno scarso coinvolgimento diretto dei gruppi petroliferi cinesi e russi.

Ore 13:16 - Cremlino su piano pace Italia: bene chi lavora per accordo

Mosca non conosce ancora i dettagli del piano proposto dall’Italia per l’Ucraina, ma accoglie favorevolmente la partecipazione di chiunque possa contribuire a un accordo. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov . «È gradita la partecipazione di tutti coloro che possono contribuire all’insediamento, nessuno rifiuta sforzi così sinceri - ha spiegato Peskov - anche se purtroppo non conosciamo i dettagli di questo piano, non so se questo sia stato in qualche modo portato attraverso i canali diplomatici, abbiamo appreso questo dai media. Finora non posso fornire alcun commento sostanziale».

Ore 12:52 - Mosca, lettere «Z» e «V» non sono simboli militari ufficiali

«Le lettere Z e V non sono simboli militari ufficiali e non hanno un significato speciale». Lo precisa il ministero della Difesa russo. Lo riporta Ria Novosti.

Ore 12:42 - Conte a Draghi, sulle armi abbiamo già dato

«Quando chiedo un aggiornamento della risoluzione penso al rilancio di un confronto in Parlamento alla luce di quanto è emerso nel Paese in queste settimana, in modo da interpretare la nuova fase a favore della ripresa del negoziato. E per quanto riguarda l’invio delle armi, la nostra posizione è nota: abbiamo già dato». Lo afferma il leader del M5s, Giuseppe Conte , conversando con l’Ansa.

Ore 12:29 - Papa: «Un imperativo imparare a dire no al male»

«Il mondo attraversa oggi una profonda crisi antropologica, una crisi di senso a cui la Chiesa ha il dovere di rispondere in modo adeguato ed efficace». Così papa Francesco in un messaggio ai partecipanti al Convegno Internazionale «Adamo, dove sei?». La questione antropologica oggi, organizzato in occasione del 50esimo anniversario di fondazione dell’Istituto di Psicologia della Pontificia Università Gregoriana. «Davanti ai nostri occhi - dice il Pontefice pensando alla guerra in Ucraina e agli altri conflitti nel mondo - si consuma ancora una volta l’immane tragedia della guerra, che è la peggiore conseguenza della distruttività umana, individuale e sistemica, che non viene presa sufficientemente sul serio e non viene dovutamente curata ed estirpata alla radice». Così - ammonisce Bergoglio- «davanti all’imperativo di imparare a dire no al male, di sollevare quanti sono feriti o offesi nella loro dignità e all’urgenza di formare persone capaci a loro volta di forgiare formatori con una solida preparazione antropologica, la Chiesa continua ad aspettarsi, dal vostro Istituto, un servizio di qualità basato sulle conoscenze della psicologia con gli apporti della teologia e della filosofia».

Ore 12:28 - Kiev, 28.500 soldati russi uccisi dall’inizio della guerra

Sono almeno 28.500 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione: lo rende noto l’esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito indica che dopo 85 giorni di conflitto si registrano anche 203 caccia, 167 elicotteri e 455 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto tra l’altro 1.254 carri armati russi, 595 pezzi di artiglieria, 3.063 veicoli blindati per il trasporto delle truppe e 103 missili da crociera.

Ore 12:23 - Scholz, Putin non può imporre diktat su pace

«Putin crede ancora di poter imporre un pace sotto forma di diktat ma ha torto. Così come si sbagliava sulla determinazione degli ucraini e sull’unità delle nostre alleanze. Gli ucraini non lo accettano e nemmeno noi». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz nel corso del suo intervento al Bundestag, riporta la Bild.

Ore 12:13 - Eurocamera approva sospensione dazi commerciali per Kiev

Via libera dal Parlamento europeo alla sospensione, per un anno, dei dazi doganali sulle importazioni di prodotti ucraini. Il testo legislativo, approvato in assemblea plenaria con 515 voti favorevoli, 32 contrari e 11 astensioni, prevede la completa rimozione, per un anno, dei dazi all’importazione di prodotti industriali, dei dazi doganali di prodotti ortofrutticoli, nonché dei dazi antidumping e le misure di salvaguardia sulle importazioni di acciaio. Stando al testo, con tale mossa il Parlamento vuole «dare una risposta all’impatto della guerra russa contro l’Ucraina che sta ostacolando la capacità commerciale del Paese».

Ore 12:06 - Fonti Usa, russi temono boomerang da abusi a Mariupol

Gli Stati Uniti hanno raccolto informazioni di intelligence che mostrano che le autorità russe temono che i soldati russi a Mariupol stiano commettendo atroci abusi. Lo riferisce un funzionario Usa ben informato, che aggiunge che le autorità russe, che non ha identificato in modo più preciso, sono anche preoccupate che gli abusi si ritorceranno loro contro, spingeranno i residenti di Mariupol a resistere ulteriormente all’occupazione e non faranno reggere la versione di Mosca secondo cui i russi stanno liberando la città russofona. Sempre secondo le informazioni di intelligence Usa raccolte, gli abusi includono pestaggi e shock elettrici ai danni di autorità municipali, oltre che rapine nelle case.

Ore 12:05 - Erdogan, continuerò ad avere contatti con Putin e Zelensky

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato giovedì che intende continuare a perseguire la strada della «diplomazia telefonica» per sbloccare la situazione in Ucraina. Lo riporta la Tass. «Stiamo perseguendo una politica equilibrata nelle relazioni sia con la Russia che con l’Ucraina. Non ho intenzione di tagliare i legami né con Putin né con Zelensky», ha detto in un incontro con i giovani turchi ad Ankara.

Ore 12:04 - Soldato russo in tribunale: «Mi ero rifiutato di sparare»

Il sergente russo Vadim Shishimarin , 21 anni, sta testimoniando in aula nel tribunale di Kiev dove è accusato di crimini di guerra e omicidio premeditato di un civile di 62 nella regione di Sumy nei primi giorni dell’invasione: ha detto che all’inizio si è rifiutato di sparare, ma gli è stato ordinato ed è stato minacciato da un altro soldato. Lo riferisce la Bbc sul posto. In piedi nella gabbia di metallo e vetro del tribunale Shishimarin sta parlando in russo, e ha chiesto «scusa». Davanti ai tre giudici del tribunale distrettuale Solomyansky della capitale ucraina ha reso la sua testimonianza anche Kateryna Shelipova, vedova dell’uomo ucciso mentre andava in bicicletta villaggio di Chupakhivkai: «Mio marito lavorava come trattorista, non avevamo armi. Era in abiti civili. Con mio marito ho perso tutto, era il mio protettore», ha detto.

Ore 12:03 - Morawiecki, allargamento Nato è sconfitta Cremlino

«Considero l’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato un significativo rafforzamento della pace in Europa e una grave sconfitta per il Cremlino. Voglio chiarire che nel caso di un attacco a Svezia e Finlandia durante il processo di adesione, la Polonia verrà in loro aiuto». Così il premier polacco, Mateusz Morawiecki , intervenendo ad un evento organizzato dall’Istituto polacco per gli affari internazionali (Pism). «L’allargamento della Nato a Finlandia e Svezia è un impegno politico della comunità transatlantica verso l’Ucraina», ha aggiunto, spiegando che «sono i difensori di Mariupol, Kharkiv e Kiev» ad aver aperto le porte dell’Alleanza Transatlantica «con la loro lotta eroica». «Queste porte devono restare aperte anche per loro», ha proseguito Morawiecki, che ha poi criticato i «tentativi di salvare la faccia a Putin». «La diplomazia richiede il dialogo, ma non si può negoziare con i terroristi» ha detto il premier, esortando «tutti a isolare il presidente russo».

Ore 12:02 - Von der Leyen sente Zelensky, focus su aiuti e ricostruzione

La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen , ha avuto un colloquio telefonico con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky . «Abbiamo discusso passo dopo passo il piano dell’Ue per il soccorso e la ricostruzione in Ucraina presentato ieri dalla Commissione europea. A breve arriverà una nuova erogazione di assistenza macrofinanziaria. Continuiamo a stare saldamente al fianco dell’Ucraina», ha scritto von der Leyen su Twitter.

Ore 11:54 - Mosca espelle 5 diplomatici portoghesi

La Russia ha annunciato di aver deciso di espellere cinque diplomatici portoghesi : lo riferisce il ministero degli Esteri russo, ripreso dall’agenzia statale russa Ria Novosti. I diplomatici portoghesi, secondo le autorità di Mosca, hanno 14 giorni per lasciare la Russia. Mosca presenta la decisione come una «misura di risposta» all’espulsione di dieci diplomatici russi da parte del Portogallo. Le truppe russe hanno invaso l’Ucraina lo scorso 24 febbraio.

Ore 11:47 - Ue, dipendenza da gas russo ridotta dal 40 a 26%

«Abbiamo registrato una riduzione della percentuale di gas russo nel totale del gas utilizzato in Ue che questo aprile è stata del 26% rispetto al 40% del livello dell’aprile dello scorso anno». Lo ha detto la commissaria Ue all’Energia Kadri Simson intervenendo al Parlamento europeo sul piano RepowerEu.

Qui | Gas, dipendenza dalla Russia: i veri errori dell’Italia.

Ore 11:46 - Schaeuble, per prima volta non so come se ne uscirà

«Dallo scoppio della guerra in Ucraina, per la prima volta, non ho una risposta giusta su come dovremmo uscirne». È quello che ha detto l’ex presidente del Bundestag tedesco, Wolfgang Schaeuble, a Berlino, al talkshow di Meischerberger andato in onda nella tarda serata di ieri. «Non invidio chi deve prendere le decisioni», ha aggiunto. Schaeuble, ex ministro delle finanze dei governi Merkel, e decano della Cdu, ha anche sottolineato che al momento «si sottovaluta molto» il grande impatto economico della guerra.

Ore 11:43 - Gb impone sanzioni ad Aeroflot, Ural e Rossiya Airlines

La Gran Bretagna ha imposto sanzioni a carico di tre compagnie aeree russe: Aeroflot, Rossiya Airlines e Ural Airlines . Secondo il Tesoro britannico, le misure mirano a congelare gli asset delle aerolinee.

Ore 11:34 - Il clamoroso lapsus di George W. Bush

L'ex presidente degli Stat Uniti George W. Bush ha condannato, nella serata di ieri, «l’invasione brutale e totalmente ingiustificata dell’Iraq» — prima di correggersi, di fronte a un evidente lapsus: «Volevo dire, dell’Ucraina». Qui il video dell'errore.

Ore 11:27 - La Russia «è pronta a riprendere i colloqui con Kiev», dice Mosca (con un ma)

Il vice ministro degli Esteri russo, Andrei Rudenko, ha dichiarato all'agenzia di stampa russa Interfax che Mosca è pronta a riprendere i colloqui con l'Ucraina. Ma l'apertura è stata accompagnata da una chiosa significativa — «quando Kiev si dichiarerà pronta a farlo».

La dichiarazione arriva dopo che Kiev ha chiarito che chiedere un cessate il fuoco è una richiesta «inaccettabile» finché Mosca non ritirerà le sue truppe dal territorio ucraino invaso il 24 febbraio. Nelle scorse ore sia Mosca sia Kiev avevano parlato di uno stallo nei negoziati.

Ore 11:19 - I 1.730 combattenti dell'Azovstal che si sono arresi, e quelli che ancora resistono

Più della metà dei combattenti ucraini che hanno resistito, per decine di giorni, nell'acciaieria Azovstal di Mariupol sarebbero usciti dai bunker, arrendendosi. A dirlo è stato il leader dei separatisti russi della regione di Donetsk. Il portavoce del ministero dell Difesa russo ha aggiunto che «nelle ultime 24 ore, 771 militanti dell'unità nazionalista Azov si sono arresi: un totale di 1.730 militanti si sono arresi dal 16 maggio, di cui 80 feriti. La Croce rossa ha detto che sta registrando tutti coloro che si arrendono ed escono dall'impianto, per potersi assicurare che restano in contatto con le rispettive famiglie.

Ore 11:15 - Le condizioni di Kiev per il cessate il fuoco

«Non offriteci un cessate il fuoco. Questo è impossibile, senza il ritiro totale delle truppe russe». A scriverlo, su Twitter, è il consigliere presidenziale ucraino Mikhailo Podolyak. «La società ucraina non è interessata a una nuova "Minsk" e al ritorno della guerra tra pochi anni». Il riferimento è agli accordi di pace sottoscritti nella capitale della Bielorussia nel 2014 e nel 2015 — ma mai attuati. «Fino a che la Russia non è disposta a liberare completamente i territori occupati, i nostri negoziatori sono le armi, le sanzioni e i soldi».

Ore 11:04 - Salvini: «Non ci sto, a inviare altre armi»

«Qualcuno in quest'aula parla di inviare altre armi. Io non ci sto». Matteo Salvini, leader della Lega, porta a un nuovo livello lo scontro con il presidente del Consiglio, Mario Draghi, che poco prima aveva annunciato la volontà di continuare il sostegno, anche militare, all'Ucraina — e salda, di fatto, una posizione che unisce la Lega al Movimento 5 Stelle di Conte. Salvini, pochi istanti dopo, ringrazia Draghi «per le parole di pace, sia a Washington che oggi in aula — condivise da tutti, spero». Draghi aveva chiesto un cessate il fuoco, urgente, in Ucraina, così da far partire «seri negoziati per mettere fine alla guerra».

Ore 10:54 - Le parole di Scholz sulla guerra

(Christina Ciszek ) Olaf Scholz, cancelliere tedesco, ha appena tenuto un discorso al Bundestag nel quale ha ribadito la posizione della Germania sulla guerra in Ucraina — a partire dal fatto che «la Russia non deve vincere» questo conflitto, e che «aiutare un Paese aggredito non è un'escalation».

«La Russia non deve vincere questa guerra e l'Ucraina deve sopravvivere», ha detto, spiegando che «Putin crede ancora di poter dettare i termini della pace a colpi di bombe: ma non accetteremo una pace imposta, né lo farà l'Ucraina». Scholz ha difeso la decisione di consegnare armi pesanti a Kiev, affermando che la pace può essere garantita solo «se siamo disposti a difenderla» e assicurando da un lato che gli aiuti militari all'Ucraina sono «bilanciati e coordinati a livello internazionale» e, dall'altro, che non farà nulla che possa spingere la Nato nel conflitto. Il cancelliere non si è detto favorevole a una procedura accelerata per accogliere l'Ucraina nell'Ue: «Che non ci sia alcuna scorciatoia per l'Ucraina è anche una questione di lealtà nei confronti dei sei Paesi dei Balcani occidentali», ha detto. «L'Ucraina appartiene alla famiglia europea, ma l'ingresso in Europa non è una questione di alcuni mesi o di alcuni anni. Perciò vogliamo concentrarci a sostenere l'Ucraina in modo pragmatico e veloce». Scholz conosce bene le paure della gente, legate soprattutto i prezzi in aumento: per questo ha anche promesso sussidi per i cittadini e le imprese.

Ore 10:45 - Ancora morti nel Donbass

Il capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha annunciato che nei bombardamenti russi contro la regione dell'Est dell'Ucraina sono stati uccisi, nelle scorse 48 ore, dieci civili, inclusi due bambini, e sette sono rimasti feriti. «Il 18 maggio i russi hanno ucciso dieci civili del Donbass, sette a Lyman e tre a Bakhmut. Tra i morti ci sono due bambini, uno a Lyman e uno a Bakhmut. Altre sette persone sono state ferite oggi», ha detto, aggiungendo che è attualmente impossibile stabilire il numero esatto delle vittime nelle città occupate di Mariupol e Volnovakha.

Ore 10:40 - Le armi laser della Russia

(Guido Olimpio ) Il vice premier russo Borisov ha annunciato l’utilizzo in Ucraina del laser Zadira. Trasportato su veicolo, avrebbe un raggio di cinque chilometri d’azione e può essere usato per abbattere i droni. La rivelazione dell’alto funzionario è stata ripresa del presidente Zelensky, ma in chiave ironica: è perché hanno stanno finendo i missili. La Russia – come Usa e Cina – ha provato a sviluppare sistemi di questo tipo. Il primo è il Peresvet . Prende il nome da un leggendario monaco ortodosso protagonista di un duello mortale, è stato concepito per accecare i satelliti , lo stesso Vladimir Putin ne ha parlato nel 2018, e sarebbe in grado di centrare un bersaglio a 1500 chilometri. Il secondo apparato è appunto lo Zadira, già trasferito sul campo di battaglia. (L'articolo completo qui)

Ore 10:31 - Le parole di Draghi, in Parlamento: «Portiamo Mosca al tavolo dei negoziati»

(Monica Guerzoni ) Giorno 85 della guerra, Mario Draghi parla nell’aula del Senato e il suo primo pensiero è per «la resistenza del popolo ucraino» , che ha impedito all’esercito russo di «conquistare vaste aree del Paese in tempi brevi». Un concetto diretto e netto, per dire (a Conte, Salvini, Berlusconi) che l’Italia ha fatto bene a sostenere Kiev anche con l’invio di armi e che continuerà a farlo . La linea non cambia. Il premier lo scolpisce chiudendo l’informativa, dopo aver ringraziato per l’appoggio il Parlamento, la maggioranza e anche il partito di Giorgia Meloni per il sostegno al governo. La risoluzione approvata il primo marzo «ha guidato in modo chiaro, molto chiaro la posizione del governo» e consentito di «tenere alta la pressione sulla Russia anche attraverso le sanzioni» e al tempo stesso di «ricercare la soluzione negoziale» . E qui Draghi stoppa la speranza di Conte e di chi, nella Lega e dentro Forza Italia, cerca di convincere Palazzo Chigi a cambiare strategia e interrompere l’invio di aiuti militari: «Il governo continuerà a muoversi nel solco di questa risoluzione» è la replica del premier a chi, cominciando dall’ex premier e leader del M5S, lo accusa di muoversi in solitudine, privo di un mandato del Parlamento. (Qui l'articolo completo )

Ore 08:53 - Si arrende il vice comandante del reggimento Azov

(Marta Serafini, inviata a Zaporizhzhia ) Il vice comandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar , soprannominato Kalina , ha lasciato l’acciaieria Azovstal e si è arreso. Lo ha annunciato il comandante militare Dmitry Steshin. «Kalina ha lasciato Azovstal ieri sera alle 21», ha detto un suo compagno. Intanto rappresentativa della Croce Rossa hanno visitato il carcere di Olenivka (nella cosiddetta Repubblica del Donetsk) dove sono detenuti i militari ucraini dell'Azovstal.

Ore 08:13 - Mosca «sta rimuovendo alcuni dei suoi leader militari»

Le voci si erano rincorse, senza conferme. Ma ora a parlare di un terremoto tra gli altissimi gradi militari dell'esercito russo è una fonte finora dimostratasi perfettamente informata su quanto si muova, sul terreno, in Ucraina — il ministero della Difesa britannico. Nel suo consueto, imperdibile aggiornamento quotidiano, l'intelligence militare di Londra scrive che «nelle ultime settimane, la Russia ha rimosso comandanti di alto rango sui quali pesa un giudizio negativo per le prime fasi dell'invasione dell'Ucraina». In particolare, scrive il ministero della Difesa britannica, «Il generale Serhiy Kisel è stato sospeso per non essere stato in grado di prendere Kharkiv; il vice ammiraglio Igor Osipov, a capo della Flotta del Mar Nero, è stato con ogni probabilità sospeso dopo l'affondamento della Moskva; Valery Gerasimov, Capo di Stato Maggiore, è rimasto probabilmente al suo posto, ma non è chiaro se conservi la fiducia del presidente Putin».

Una cultura di «coperture e caccia al colpevole è probabilmente molto diffusa nel sistema militare e di sicurezza russo. Molti rappresentanti di questi due mondi saranno sempre più distratti dalla necessità di evitare responsabilità personali», e questo abbasserà di nuovo l'efficacia dell'esercito di Mosca, poiché «ci saranno sempre più episodi di alti militari che rimanderanno le decisioni ai loro superiori». In queste condizioni — conclude l'intelligence britannica — «sarà difficile, per la Russia, riprendere l'inizitiva militare».

Latest Defence Intelligence update on the situation in Ukraine - 19 May 2022 Find out more about the UK government's response: https://t.co/qqKi2Uagzx ?? #StandWithUkraine ?? pic.twitter.com/1JYJHtSWRT— Ministry of Defence ?? (@DefenceHQ) May 19, 2022

Latest Defence Intelligence update on the situation in Ukraine - 19 May 2022 Find out more about the UK government's response: https://t.co/qqKi2Uagzx ?? #StandWithUkraine ?? pic.twitter.com/1JYJHtSWRT

Ore 08:08 - Congelati 150 milioni di beni alla Superjet, joint venture Leonardo-Sukoi

Il Comitato di Sicurezza finanziaria del ministero dell'Economia ha deciso di congelare beni per circa 150 milioni di euro — tra i quali 5 aerei — alla Superjet International Spa, una joint venture tra Leonardo e Sukoi con sede a Venezia. Il provvedimento di congelamento è stato eseguito dalla Guardia di Finanza. La Pjsc United aircraft corporation è una società inserita nella black list a cui e sono riconducibili i beni della Superjet International. Le quote aziendali di Leonardo sono libere.

Le news sulla guerra di oggi | Zelensky: i russi usano armi laser? Stanno esaurendo i missili, è la prova del fallimento militare

Azovstal, la resa dei mille evacuati. «Ma i comandanti sono ancora dentro»

Azovstal, che ne sarà dei combattenti ucraini che si sono arresi?

La premier finlandese Sanna Marin: «Vogliamo un futuro sicuro. Putin deve essere fermato: da solo non lo farà mai»

Donbass, i russi accerchiano Lyman e guadagnano territorio: l’avanzata è lenta, ma prosegue

Ora Draghi apre a voto e confronto in Parlamento sull’Ucraina (e non risponde a Conte)

Ore 07:57 - L'intervista a Sanna Marin

(Paolo Valentino ) C’è una parola speciale nella lingua finlandese, non traducibile in altri idiomi: sisu . Descrive il carattere nazionale, indica forza interiore, stoicismo, resilienza. «Io penso che ogni finlandese abbia sisu in sé — dice nell’intervista al Corriere il primo ministro della Finlandia, Sanna Marin — e questo significa la capacità di superare qualunque avversità ci troviamo di fronte. Quale che sia la difficoltà del tempo, noi vi facciamo fronte per far sì che la prossima generazione abbia un futuro migliore». Vale anche per la vostra decisione di rinunciare alla neutralità e chiedere l’ingresso nella Nato? «È molto importante aver preso questa decisione, poiché vediamo come la Russia sta agendo in Ucraina. Mosca ha iniziato una guerra di aggressione contro un Paese confinante. Anche noi lo siamo e seguiamo la situazione da vicino con molta preoccupazione. Sentiamo molta solidarietà verso il popolo dell’Ucraina, anche perché ne sappiamo qualcosa. Siamo stati in guerra con il nostro vicino in passato e abbiamo una storia difficile con loro. Ecco perché abbiamo fatto questa scelta per proteggere la nostra nazione e i nostri figli». Sanna Marin ieri era a Roma, dove ha incontrato il presidente del Consiglio, Mario Draghi. 36 anni, socialdemocratica, in carica dal 2019, Marin guida una coalizione di cinque partiti ed è una delle più giovani capo di governo donna al mondo. Lei dice che l’ingresso nella Nato rafforzerà la sicurezza della Finlandia e che la sua appartenenza all’Alleanza rafforzerà la sicurezza europea. «Diventare membri della Nato significa che se la Finlandia viene attaccata, gli alleati interverranno in nostra difesa, come previsto dell’Articolo 5 del Patto atlantico. Ma è anche nostra responsabilità aiutare gli altri in caso di un attacco. Abbiamo buone capacità difensive, spendiamo già più del 2% del nostro PIL per la difesa e per decenni abbiamo investito molto per la nostra sicurezza, proprio a causa del vicino grande e aggressivo che abbiamo ai nostri confini. È anche importante aver preso la nostra decisione allo stesso tempo della Svezia». Qui l'intervista integrale

Ore 07:25 - Draghi, tra Conte e Craxi (Stefania)

(Gianluca Mercuri ) Sono giorni impegnativi per il presidente del Consiglio, che mai come in questa crisi deve giostrarsi tra l’esigenza di mantenere salda la postura internazionale dell’Italia e quella di tenere sotto controllo l’agitazione montante tra i partiti della maggioranza, a cominciare dai 5 Stelle. Mentre riceveva la prima ministra di Helsinki, Sanna Marin, che aveva appena ufficializzato la richiesta del suo Paese di entrare nella Nato, Stefania Craxi — senatrice di Forza Italia, figlia dello storico leader socialista Bettino Craxi — veniva eletta alla presidenza della Commissione Esteri del Senato. (Qui l'intervista al Corriere, nella quale spiega che «seguirà la linea filoatlantica» di suo padre) Si è trattato di uno smacco per i 5 Stelle, che pensavano di sostituire il filoputiniano Petrocelli con un proprio nome, ma la maggioranza non ha tenuto neanche un po’. • L’ira di Conte L’ex premier si è infuriato e ancora una volta gli è venuto fuori il malcelato astio verso il suo successore: «Una bassa manovra, e la responsabilità è di Draghi. Spetta a lui mantenere unita la coalizione». • Il silenzio di Draghi Il presidente del Consiglio non ha replicato, ma nei commenti trapelati da Palazzo Chigi si definisce «pretestuoso» l’attacco di Conte: non spetta al premier, è il succo, controllare le dinamiche parlamentari. • Il consiglio di Casini «Draghi ha tenuto una postura perfetta sulla vicenda Ucraina, ma bisogna che si occupi un po’ di più dei rapporti fra i partiti», dice l’ex presidente della Camera. • La tentazione del voto Oggi Draghi terrà prima alla Camera e poi al Senato un’informativa, senza alcun voto finale. Ma il voto, dopo un «confronto parlamentare» su armi e guerra, è proprio quello che gli chiede Conte. Ora Draghi, rivela Monica Guerzoni, valuta la possibilità di concederglielo entro la fine del mese: «La prassi non lo richiede, ma a Chigi ritengono che il governo “non abbia nulla da nascondere”», e «Draghi non teme una conta in Aula». • Le incognite sul governo Se si voterà, Conte «avrà una risoluzione di maggioranza da poter votare dopo averci infilato qualche solido paletto, come il no a un eventuale, quarto invio di armi a Kiev. Ma a quel punto il leader del M5S potrebbe anche smarcarsi, mossa d’azzardo che innescherebbe la crisi. Enrico Letta è preoccupato: “Troppi incidenti possono far deragliare la macchina del governo”».

Ore 07:18 - «Bombardato un villaggio in Russia»

Il governatore della regione di Kursk, Roman Starovoit, ha dichiarato che le forze ucraine hanno bombardato un villaggio in Russia, prossimo al confine con l'Ucraina, all'alba di giovedì. Secondo il governatore ci sarebbe almeno una vittima, e ad essere colpita sarebbe stata una fabbrica di alcol. Non ci sono, al momento, conferme da parte ucraina. Kiev non ha finora mai confermato di aver compiuto attacchi o operazioni di sabotaggio sul suolo russo, nonostante nelle scorse settimane siano state registrate diverse esplosioni — specialmente nella città di Belgorod.

Ore 07:06 - Il destino degli evacuati dall'Azovstal

(Gianluca Mercuri ) Dopo 85 giorni di conflitto, Mariupol è ormai sotto l’effettivo controllo dei russi. Ma dopo la resa — o evacuazione, come preferiscono chiamarla gli ucraini — di centinaia di combattenti, lunedì sera, la questione dell’Azovstal non è affatto risolta. I punti interrogativi sono infatti parecchi. • Quanti sono gli evacuati? Secondo gli ucraini lunedì erano stati 264, con 53 feriti. Ieri i russi hanno detto che il totale è salito a 959. • Quanti sono ancora nelle acciaierie? Un altro migliaio secondo russi, forse addirittura il doppio. Di certo ci sono il capo del battaglione Azov, Denis Prokopenko, il suo vice Sviatoslav Palamar e il capo dell’intelligence Ilya Samoilenko: tre uomini tra i most wanted di Mosca. • Dove sono gli evacuati? La maggior parte sono stati condotti in una colonia penale di Olenivka, nella «repubblica di Donetsk» controllata dai filorussi. Altri sarebbero a Taganrog e a Rostov. I feriti sono all’ospedale di Novoazovsk. • Che fine faranno? Gli ucraini, nel dare l’ordine di evacuare, avevano parlato di uno scambio con prigionieri russi. Ma i russi non confermano alcun accordo e dicono che «i militari catturati saranno trattati in conformità alle leggi internazionali». • L’incognita Azov Il battaglione di estrema destra, secondo gli ucraini, negli ultimi anni è stato ripulito dai nazisti fino a essere incorporato nell’esercito. Per i separatisti, però, Azov è «il» nemico la voglia di vendetta non sarà placata facilmente. Il 26 maggio le autorità di Mosca decideranno se inserire il battaglione nella lista delle organizzazioni terroristiche. • Le ipotesi I prigionieri potrebbero essere processati e, in alcuni casi, accusati di crimini di guerra. Sarebbe una ritorsione contro l’analoga accusa cui da ieri deve rispondere un sergente russo 21enne, che ha ammesso di aver ucciso due civili a sangue freddo (Mosca parla di «messinscena»). Ma soprattutto, i russi potrebbero imbastire un maxiprocesso per dimostrare i crimini subiti secondo loro dalle popolazioni filorusse dal 2014 e in questa guerra. «È però possibile — scrive Fabrizio Dragosei — che in un secondo tempo, magari dopo pesanti e clamorose condanne, i prigionieri vengano scambiati. Come nella migliore tradizione della Guerra Fredda». • Rischi (e opportunità) per Zelensky Sul piano politico, questo è il punto più importante. Da una parte, il presidente ucraino potrebbe esporsi all’accusa di avere abbandonato gli «eroi delle acciaierie», diventati il simbolo della resistenza. Dall’altra, la resa di Mariupol potrebbe (potrebbe) saziare i russi e sbloccare il negoziato per la tregua. Come ha spiegato Andrea Nicastro, «se anche gli ultimi militari uscissero dalla città-porto, Zelensky non avrebbe più concorrenti nell’incarnazione del mito di resistenza nazionale. Per il momento il protagonismo bellicoso del battaglione Azov si azzera e lascia l’intera scena al presidente. Il messaggio di Zelensky può anche essere interpretato come un richiamo al fatto che coraggio e virtù marziali non bastano, neppure in un assedio. Che contano anche la diplomazia e la politica».

Ore 06:21 - Quale sorte attende i combattenti dell’Azovstal che si sono arresi?

Altri 694 fuori. E sono mille, secondo Mosca, i militari evacuati fin qui dall’Azovstal . Un numero che coincide con quello dichiarato nei giorni scorsi dai militari di Kiev che parlavano di un migliaio di militari asserragliati dentro l’acciaieria . Ma che non trova, per il momento, nessuna conferma ufficiale sul lato ucraino .

Ancora una volta, sono stati i video russi a mostrare gli «irriducibili» in uscita dall’impianto di Mariupol. In un primo filmato si sente un uomo sostenere di avere accesso a cibo e medicine, mentre un altro dichiara di essere stato medicato. In un secondo video, un militare con una ferita alla testa spiega di essere ben nutrito e accudito e di non essere sottoposto ad alcuna pressione fisica o psicologica. Difficile dire se siano parole dette liberamente.Così come è ancora tutto da capire quale sarà il destino dei militari dell’Azov che per ora sono o saranno trasportati in territorio controllato dai russi. (Qui il reportage completo dell’inviata Marta Serafini)

Ore 06:17 - Morto un civile nel corso di un attacco a un villaggio russo

Almeno un civile è rimasto ucciso in un attacco ucraino nel villaggio di Tyotkino, nella regione russa di Kursk: lo ha riferito il governatore locale, citato dalla Ria Novosti

Ore 06:11 - Ancora vittime civili nella regione di Donetsk

Dieci civili ucraini sono rimasti ucciso negli attacchi delle forze russe nella regione di Donetsk nelle ultime ore. Lo ha dichiarato il governatore regionale Pavlo Kirilenko in un post su Facebook. «La Russia sta uccidendo civili! Il 18 maggio i russi hanno ucciso 10 civili nella regione di Donetsk: sette a Lyman e tre a Bakhmut. Due bambini sono stati uccisi: uno a Lyman e uno a Bakhmut».

Ore 06:09 - Media Usa, Biden non vuole inviare lanciarazzi a lunga gittata a Kiev

Nella difficile e complessa partita per le forniture di armi all'Ucraina, secondo il sito Politico, Joe Biden starebbe resistendo alle pressanti richieste di Kiev di ottenere sistemi lanciarazzi a lunga gittata, nel timore che possano essere usati per lanciare attacchi in territorio russo, espandendo e prolungando il conflitto in Ucraina. Politico citano tre persone a conoscenza del dossier. Per contrastare l'artiglieria pesante russa nel Donbass, Kiev in particolare chiede da tempo la fornitura di lanciarazzi multipli Mlrs, il sistema più pesante, complesso e potente sviluppato in tale categoria d'armamenti dall'industria occidentale. Ma la Casa Bianca non cede e i dirigenti ucraini sarebbero sempre più frustrati. «C'è stato un momento favorevole (a questo tipo di forniture, ndr) a Ramstein ma sembra essersi raffreddato», ha confidato un assistente parlamentare a conoscenza della discussione avuta da alleati e partner occidentali in Germania.

Ore 06:06 - Zelensky: riprenderemo il controllo di Mariupol e delle città occupate

«Tutte le nostre città e comunità sotto occupazione, sotto temporanea occupazione, devono sapere che l'Ucraina tornerà»: lo ha detto il presidente de'Ucraina, Volodymir Zelensky, nel consueto video notturno rilanciato sui social, specificando che Kiev mira a riprendere il controllo sulle città meridionali di Kherson, Melitopol, Berdyansk, Enerhodar e Mariupol.

Ore 05:53 - Cnn: la Nato prevede una fase di stallo militare in Ucraina

La Nato prevede una fase di sostanziale stallo sul campo di battaglia, in Ucraina, nelle prossime settimane. Lo ha spiegato la Cnn citando un anonimo funzionario militare del Patto Atlantico secondo cui non sono previsti guadagni significativi per nessuna delle parti, sebbene lo slancio sia cambiato a favore dell'Ucraina. Il servizio del canale all news statunitense è rilanciato su diverse piattaforme social.

Ore 05:51 - Usa, nuovi aiuti alimentari per l’Ucraina

Nuovi aiuti alimentari dagli Stati Uniti all’Ucraina. Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha annunciato che gli Stati Uniti stanzieranno altri 215 milioni di dollari e che ulteriori stanziamenti di emergenza seguiranno in futuro. Blinken ha definito quella innescata dalla pandemia e aggravata dal conflitto in Ucraina come «la peggiore crisi della sicurezza alimentare dei nostri tempi» e ha anticipato l’approvazione da parte del Congresso federale Usa di uno stanziamento di 5,5 miliardi di dollari per «l’assistenza umanitaria e la sicurezza alimentare» all’Ucraina, in aggiunta agli aiuti per 40 miliardi di dollari approvati dalla Camera la scorsa settimana.

Ore 05:47 - Altri tre civili ucraini uccisi da un attacco russo

Altre tre persone hanno perso la vita e sei sono invece rimaste ferite in Ucraina, in seguito ad un attacco dell’esercito russo vicino al villaggio di Davydiv Brid. Lo ha riferito il capo dell’amministrazione militare regionale di Kryvyi Rih, Oleksandr Vilkul. La notizia è stata diffusa dal giornale Kiev Indipendent con un messaggio su Twitter.

?? Russian troops fire on fleeing civilians in Kherson Oblast. Head of Kryvyi Rih Regional Military Administration Oleksandr Vilkul said on May 18 that three people are dead and six wounded due to a Russian attack near the village of Davydiv Brid.— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) May 18, 2022

?? Russian troops fire on fleeing civilians in Kherson Oblast. Head of Kryvyi Rih Regional Military Administration Oleksandr Vilkul said on May 18 that three people are dead and six wounded due to a Russian attack near the village of Davydiv Brid.

Ore 05:44 - Zelensky: la Russia usa armi laser? E’ la prova del loro fallimento

«La Russia usa armi laser? E’ la dimostrazione del completo fallimento dell’invasione» dell’Ucraina: lo ha detto nel suo messaggio serale il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Oggi un rappresentante russo ha detto che gli occupanti stanno usando armi laser, apparentemente per risparmiare missili. Primo, va notato che abbiano bisogno di risparmiare missili... hanno lanciato oltre 2000 missili contro l’Ucraina, che era la gran parte del loro arsenale. Ora hanno solo rimasugli. Secondo, tutti hanno già visto la Russia in guerra: militari di leva senza esperienza, lanciati in battaglia come carne da cannone. Predoni che vedono per la prima volta normali elettrodomestici in un paese straniero. Blindati sovietici senza protezioni moderne. Bombe al fosforo proibite, che usano per bruciare scuole e case», afferma Zelensky. «E missili, la maggior parte dei quali usati per distruggere infrastrutture civili senza alcun vantaggio strategico militare». «Nella propaganda nazista c’era l’espressione `wunderwaffe´, l’arma delle meraviglie. Più diventava chiaro che non avevano chance di vincere la guerra, più cresceva la propaganda sull’arma delle meraviglie, capace di cambiare le sorti della guerra... e al terzo mese di guerra, la Russia cerca di trovare la sua wunderwaffe. Pare che sia il laser. Tutto ciò indica il completo fallimento dell’invasione». L’agenzia Reuters ha riferito che la Russia sta usando una nuova generazione di armi laser per colpire i droni. Poco si sa di queste armi laser, salvo che in un’occasione nel 2018 il presidente Vladimir Putin ne menzionò una chiamata Peresvet; Yuri Borisov, il primo ministro incaricato dello sviluppo bellico, ha detto ad una conferenza in Mosca che Peresvet viene ampiamente usato e che può `accecare´ satelliti a 1.500 km dalla superficie terrestre. (Qui il punto di Andrea Marinelli e Guido Olimpio sulla situazione militare in Ucraina)

In prova gratuita per 30 giorni. Poi disponibile con un abbonamento al Corriere della Sera

Autorizzaci a leggere i tuoi dati di navigazione per attività di analisi e profilazione. Così la tua area personale sarà sempre più ricca di contenuti in linea con i tuoi interessi.