Riapre al pubblico per un mese, come ogni anno, il Giardino dell’Iris di Firenze (Viale Michelangelo, 82 e Viale G. Poggi, 3/C), unico orto botanico in Europa dedicato esclusivamente a questo fiore che è anche il simbolo della città. E torna, dopo due anni di assenza, il concorso internazionale per il più bel fiore di iris o giaggiolo come pure viene chiamato, a cui si deve la nascita del Giardino stesso oltre mezzo secolo fa. Il via alle visite il 25 aprile e fino al 21 maggio si potranno ammirare decine di varietà, nei più diversi colori, nel podere di due ettari che sorge sotto piazzale Michelangelo, di proprietà comunale ma gestito da sempre dalla Società italiana dell’iris. Quest’anno si è anche aggiunta una nuova collezione giapponese, acquatica, donata da un ‘cultore’ italiano. Riguardo al concorso vedrà in gara un centinaio di varietà proposte da specialisti e semplici appassionati provenienti da tutto il mondo. Aperto tutti i giorni (festivi compresi) dalle 10 alle 18 – ultimo ingresso ore 17.30. Ingresso gratuito. È vietato l’ingresso ai cani, con l’eccezione dei cani guida in servizio.
Lunedì 25 aprile, a partire dalle 15, all’Ippodromo del Visarno di Firenze (piazzale delle Cascine, 29) appuntamento con la storia per la 195a edizione della Corsa dell’Arno. Dopo due anni, penalizzati dalla pandemia, la competizione al galoppo più longeva d’Italia tornerà ad accogliere il pubblico senza restrizioni e a coinvolgerlo nel concorso de Il cappello più bello per Corri la Vita, organizzato in collaborazione con il Consorzio Il Cappello di Firenze. Una tradizione nella tradizione che da sempre rafforza le radici inglesi della corsa e, al contempo, esprime la vocazione solidale dell’evento. Protagonisti dell’evento, assieme ai cavalli purosangue provenienti da tutta Italia, saranno i cappelli più eleganti ed estrosi, ma anche la solidarietà. Tutto il ricavato della vendita dei cappelli realizzati dalle manifatture fiorentine del Consorzio che hanno aderito all’iniziativa (Angiolo Frasconi, Facopel, Grevi, Italmind, Marzi e Memar) e parte degli incassi derivati dalla vendita dei biglietti di ingresso al Visarno (€5; l’ingresso è libero per i bambini) saranno infatti devoluti in favore di Corri la Vita Onlus, impegnata ad aiutare le donne colpite da tumore al seno, e a finanziare progetti per la prevenzione, la diagnosi precoce e la cura della malattia. Sono due le modalità per partecipare al concorso “Il cappello più bello per Corri la Vita”: presentarsi all’ippodromo con un proprio cappello oppure acquistarlo al punto vendita allestito per l’occasione dal Consorzio. L’inizio della sfilata per “Il cappello più bello per Corri la Vita” è fissato alle 16, sulla terrazza panoramica. L’offerta minima per iscriversi e partecipare al concorso è di €10. Alla fine del pomeriggio di moda, divertimento e cavalli, saranno premiati i vincitori delle tre categorie in gara: il cappello più elegante, quello più originale e, infine, il cappello più bello indossato da bambini o bambine fino agli 11 anni di età. Per ogni categoria saranno premiati i primi tre cappelli classificati, secondo i punteggi distribuiti dalla giuria. I premi, tre per ciascuna categoria comprendono viaggi e oggetti di design messi a disposizione dai numerosi sponsor della ormai tradizionale manifestazione.
Per l’84º Festival del Maggio Musicale Fiorentino, sabato 23 alle 17 nell’Auditorium del Teatro del Maggio (Piazza Vittorio Gui / Porta al Prato) ultima replica di Orphée et Euridice di Christoph Willibald Gluck, con una bella resa del Coro e dell’Orchestra del Maggio diretti da Daniele Gatti; l’opera, mai eseguita al Maggio nella versione francese, è posteriore di una dozzina d’anni rispetto a quella italiana. Sul palcoscenico Anna Prohaska come Euridice, Juan Francisco Gatell nel ruolo di Orphée e Sara Blanch in quello di Amore. Regia Pierre Audi, scene e luci Jean Kalman, costumi Haider Ackermann, video di Gilbert Nouno, coreografia Arno Schuitemaker; maestro del Coro Lorenzo Fratini; nuovo allestimento. Settore D: 40€ – Settore C: 70€ – Settore B: 110€ – Settore A: 180€ Biglietti acquistabili anche sul sito del Maggio senza diritti di prevendita
Al Teatro Goldoni di Firenze, da martedì 19 a domenica 24 aprile, Gabriele Lavia affronta Le favole di Oscar Wilde in una lettura come solo un grande maestro del teatro può presentare, ricercavi il pretesto per abbandonarci all’ascolto di storie fantastiche, che alludono alle contraddizioni di una moralità che condiziona spesso la nostra vita. All’apice della notorietà, Wilde scrisse alcune fiabe per i figli Cyril e Vyvyan, allora bambini: sono storie malinconiche, popolate da principi ingenui, regine in incognito, giganti insicuri, usignoli generosi, fattucchiere piacenti, razzi vanitosi e nani da circo: l’intento era quello di divertire e, soprattutto, educare i due bimbi a una vita giusta e felice. Tra le righe, la difficoltà di mantenere una doppia vita, tra un matrimonio di facciata e l’omosessualità difficilmente occultabile. Gabriele Lavia ha selezionato Il Principe Felice e Un ragguardevole razzo. Intero 21€ Ridotto Over 60 / Soci Unicoop Firenze 19€ Ridotto Under 30 / Abbonati Teatro della Toscana 12€ Abbonamento 3 spettacoli (Le favole di Oscar Wilde, La locandiera, Il canto dell’usignolo) € 36.
La troupe del Théâtre de la Ville arriva per la prima volta, in esclusiva italiana, al Teatro della Pergola con due regie del direttore Emmanuel Demarcy-Mota: Ionesco Suite, il 21 e 23 aprile nel rinnovato Saloncino ‘Paolo Poli’, è un pastiche di testi di Eugène Ionesco che proprio la pandemia, con le sue assurdità, ha riportato al centro della riflessione; Six Personnages en Quête d’Auteur, dal 22 al 24 aprile in Sala Grande, è l’edizione francese dei Sei personaggi in cerca d’autore che, come omaggio a Luigi Pirandello e al rapporto con l’Italia, ha riaperto il Théâtre de la Ville dopo il secondo lockdown.
Al Teatro Verdi (via Ghibellina 99, Firenze) sabato 23 aprile, ore 20.45; domenica 23, ore 16.45 torna l’intramontabile musical Jesus Christ Superstar; nel ruolo principale, lo stesso cantante e attore che appare giovanissimo nel film del 1973: Ted Neeley, che dal 2014 ha ricominciato a portare nei teatri di tutto il mondo il musical che lo rese celeberrimo. Nelle recite fiorentine ci sarà, come in quelle romane, Frankie hi-nrg mc, interprete di un Erode in versione hip hop; Giuda, come nel 2014, è il fiorentino Feysal Bonciani. Maria Maddalena si sdoppia: sarà interpretata dall’ucraina Sofiia Chaika e dalla russa Anna Koshkina, per la prima volta insieme sul palco, entrambe avvolte dalle loro bandiere. Biglietti da 25.50 a 50 euro. Dettagli sul sito del Teatro Verdi
Terzo appuntamento in calendario per Glorytellers, la rassegna organizzata da Musicus Concentus con Black Candy Produzioni: sabato 23 alle 21.15 nella Sala Vanni di Piazza del Carmine ci sono gli Spiritual Front [13 € + d.p; alla cassa intero 20€ (se disponibili), ridotti 16€ per under 25 (se disponibili) e studenti della Scuola di Musica di Fiesole], band dallo stile unico, definito a cavallo tra pop decadente mitteleuropeo ed un sound/visual vintage con continui richiami al cinema italiano d’autore e non solo (non a caso l’ultima compilation a cui la band ha partecipato è stata proprio quella del tributo a Pier Paolo Pasolini). Hanno all’attivo diversi album, tra cui Armageddon Gigolò (cui hanno collaborato i musicisti dell’orchestra di Ennio Morricone), e concerti in tutta Europa. I testi in lingua raccontano di un romanticismo decadente e nichilista, di personaggi marci che hanno perso la fede nei buoni sentimenti; nell’arco stessa performance si passa da ritmi di tango a sonorità pop, da ballate western a canzoni d’amore maledetto.
Sabato 23 alle 21 sul palco del Teatro Puccini di Firenze (via delle Cascine) Francesco Piccolo e Pif – già protagonista del film Momenti di trascurabile felicità – saranno in scena con Momenti di trascurabile (IN)felicità. In questa stagione, Francesco Piccolo (Premio Strega 2014 con Il desiderio di essere come tutti) e Pif sono tornati a girare l’Italia con il loro spettacolo tratto da Momenti di trascurabile felicità e Momenti di trascurabile infelicità a cui si è aggiunto Momenti trascurabili vol. 3 (Einaudi, maggio 2020). Si tratta di un modo semplice per avere un contattodiretto e vivo con i lettori, un’occasione per far parlare i libri, con la voce inconfondibile di chi li hascritti, in un’ora dedicata ai momenti trascurabili dell’esistenza quotidiana – che ci accomunano tutti in un sorriso (a volte amaro). Biglietti 25 / 20 euro, in vendita nel circuito regionale Box Office/Ticketone Acquisto on line su www.teatropuccini.it Informazioni: 055.362067 – 055.210804
Sabato 23 alle 21 e domenica 24 alle 16.30 al Teatro di Rifredi (via Vittorio Emanuele II, 303 – 50134 Firenze; tel. 055/422.03.61; www.toscanateatro.it) c’è Le mille e una Bruna, concerto teatrale di e con Alessandro Riccio e Alberto Becucci, sequel di Bruna è la notte: le luci della ribalta si riaccendono su Bruna e Franchino, l’anziana cantante dal passato turbolento, che fra una parolaccia e l’altra cita Alda Merini, e il suo timido e riservato pianista. Dopo il coup de théâtre nel finale del primo capitolo, i due hanno da vivere una nuova storia: un impresario è interessato alla Signora di San Frediano, vuole scritturarla per degli spettacoli. biglietti 16 / 14 euro.
Ha 26 anni ed è tra bacchette più promettenti della classica internazionale: Mauro Mariani salirà sul podio dell’Orchestra da Camera Fiorentina, domenica 24 e lunedì 25 alle 21 all’Auditorium di Santo Stefano al Ponte (Por Santa Maria), nel doppio appuntamento dedicato a musiche di Mozart e Barber, solista Marco Lorenzini al violino. In programma il Concerto per violino e orchestra n. 4 K 218 (solista Marco Lorenzini) e la “Sinfonia 28 in do maggiore K.V. 200 di di Wolfgang Amadeus Mozart e, in apertura, la Serenata per archi op. 1 di Samuel Barber. Biglietti 15/20 euro. Prevendite online su www.ticketone.it e nei punti Box Office Toscana (www.boxofficetoscana.it/punti-vendita) e presso Opera Your Preview – via Por Santamaria 13, Firenze – tutti giorni dalle ore 10 alle 18. Riduzioni per studenti, over 65, titolari “Firenze Card” del Comune di Firenze e soci Unicoop Firenze. Biglietti disponibili anche all’Auditorium di Santo Stefano al Ponte nei giorni dei concerto, dalle ore 10,30 alle 21.
Debutta sabato 23, alle 20,45 al Teatro di Cestello di Firenze (Piazza di Cestello), con replica domenica 24 ore 16,45, “Quartetto”, la nuova regia firmata da Marco Predieri per Altrove Teatro. Un’originale lettura della commedia di Ronald Harwood “Quartet”, resa celebre dal film omonimo diretto da Dustina Hoffman nel 2012. Sotto i riflettori le vite e le storie di quattro “vecchie glorie” della lirica, ormai a riposo, in una casa di accoglienza per musicisti e artisti. Sul palco, a vestire i ruoli dei protagonisti, troveremo Remo Masini, decano del teatro e del cinema fiorentino, Patrizia Ficini, Chiara Foainesi e Mario Salvaderi. Info e prenotazioni 055.294609.
I Chille invitano tutti a portare a San Salvi il proprio libro preferito e leggerne in pubblico una pagina (ogni lettura non può superare i 2 minuti), in una non-stop collettiva in occasione della Giornata mondiale del libro sabato 23 aprile, giorno in cui leggenda vuole che nel 1616 siano morti sia William Shakespeare che Miguel de Cervantes, ma anche perché in Catalogna è la Festa di San Jordi (San Giorgio), patrono di Barcellona, dove per tradizione uomini e donne si scambiano un dono: una rosa e un libro. Ingresso libero, ma chi vuol leggere (e, visto il poco spazio al chiuso, anche chi vuole assistere) si deve prenotare: tel. 055 623195 whatsapp 335 6270739.
Da venerdì 22 a lunedì 25 aprile in Piazza Santa Croce a Firenze c’è il Mercatino Regionale Francese: un piccolo angolo di Francia con specialità enogastronomiche d’eccellenza e prodotti di artigianato tipici.
Tre giorni di “vintage al chilo” negli spazi di Tribeca Factory nella corte di via Genova a Prato, da venerdì 22 a domenica 24 ore 10-20 con Vinokilo, il mercato di abbigliamento vintage che gira l’Europa e dove si compra a chili: primo giorno 1 kg 50 euro, secondo giorno 45, terzo giorno 40.
Il popolare attore di teatro e di cinema Renato Carpentieri è regista e interprete de Il complice, un testo di Friedrich Dürrenmatt pubblicato nel 1977, una commedia distopica oltre che una metafora ironica dell’«epoca del grottesco e della caricatura», in scena al Teatro Metastasio di Prato da giovedì 21 a domenica 24 aprile (feriali 20.45, sabato 19.30, domenica 16.30), rappresentata in Italia per la prima volta. Biglietti da 12 a 28 euro. Dettagli su www.metastasio.it
Un’esplosione di parole e simboli per immergersi nel romanzo che ha segnato la fantasia di ogni lettore; il secondo testo più pubblicato al mondo dopo la Bibbia, oltre a quello tradotto in assoluto in più lingue. Questa è “Racconto grafico. Le avventure di Pinocchio”, l’installazione del designer Stefano Rovai al Museo Marino Marini di Firenze (piazza San Pancrazio). Ogni frase del testo di Collodi si trasforma in un’avventura tipografica, in un’illustrazione parlante che parte dalle suggestioni della poesia futurista per decollare in un divertissement tra grafica e linguistica, a partire dal volume “Pinocchio. Racconto grafico”, firmato dallo stesso Rovai (edito da Incipit per Edizioni della Normale di Pisa e Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, 2022). La mostra, allestita nella cripta dello spazio espositivo, sarà visitabile fino al 23 maggio 2022 (info: www.museomarinomarini.it).
Al Museo Leonardiano di Vinci fino al 9 ottobre c’è la mostra Anatomia dei disegni. Reloaded, nuova esposizione dedicata ai disegni di Leonardo. La mostra prevede un focus particolare al disegno preparatorio per lo sfondo architettonico del dipinto dell’Adorazione dei Magi delle Gallerie degli Uffizi, di cui viene presentata una riproduzione in scala reale accompagnata dalla riproduzione della riflettografia 1:3 realizzata dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, in occasione del recente restauro della tavola. Alla comprensione di questo complesso disegno contribuisce un contributo video del professor Pietro C. Marani che permette di contestualizzare il disegno nel processo di genesi dell’opera artistica. Una scatola prospettica consente di visualizzare il modello 3D degli elementi architettonici presenti nel disegno. Per informazioni sulla mostra 0571 933251 o 0571 933285.
Il Museo di Palazzo Pretorio a Prato promuove un fine settimana ricco di eventi culturali alla scoperta di Prato, dei suoi luoghi più suggestivi e delle sue collezioni d’arte. Domenica 24 alle 16.30 speciale visita guidata del centro cittadino e dei suoi tesori. Il ritrovo e la partenza dell’itinerario sono previsti al Castello dell’Imperatore; il percorso prevede una visita guidata al Castello dell’Imperatore, al Cassero medievale, al Duomo, a Piazza San Marco, alle mura medievali e all’ex Cimatoria Campolmi. La visita terminerà con un aperitivo sul camminamento del Cassero medievale. Lunedì 25 sarà possibile sia visitare il Cassero, che sarà aperto in via eccezionale al pubblico (con orario 10 -13 e 15.30 – 18.30), e partecipare alle 17 a una visita guidata alle opere “donatelliane” del Museo di Palazzo Pretorio; un evento speciale, organizzato dal Pretorio, nell’ambito del progetto Donatello in Toscana, promosso dalla Fondazione Palazzo Strozzi, che propone itinerari sulle tracce del “maestro dei maestri” e delle sue opere in tutte le sedi museali sparse sul territorio regionale che hanno contribuito, con dei prestiti, alla realizzazione della mostra. Con il prestito dell’opera Madonna con Bambino tra due angeli, lavoro giovanile di Donatello, infatti anche il Museo di Palazzo Pretorio ha contribuito all’imponente mostra Donatello, il Rinascimento, ospitata presso Palazzo Strozzi e il Museo Nazionale del Bargello di Firenze. I legami tra il Museo di Palazzo Pretorio e Donatello sono molteplici: tra le opere esposte al primo piano infatti ci sono lo stupefacente polittico di Lorenzo Monaco (1410) e quello altrettanto prezioso di Andrea di Giusto (1435), che, seppure di ambito tardo gotico, sono i testimoni di un momento cruciale della formazione e della prima maturità di Donatello. Quasi vent’anni dopo, è Filippo Lippi, il pittore forse più “donatelliano”, che con la sua bottega si rivela nella Madonna del Ceppo, nella Madonna della Cintola, nella Natività e nella piccola Annunciazione, sempre visitabili al primo piano. La saletta con le sculture di Benedetto Buglioni, Andrea della Robbia e della bottega di Benedetto da Maiano documenta invece la produzione in serie di modelli della tradizione donatelliana nel tardo Quattrocento.
Si conclude, al Teatro Manzoni di Pistoia dal 22 al 24 aprile (feriali ore 21, festivo ore 16), la prima parte di tournée della nuova produzione dell’Associazione Teatrale Pistoiese, Zio Vanja di Čechov, con la regia di Roberto Valerio, che ha visto la presenza dello spettacolo in numerosi teatri italiani e in Svizzera. Il tour riprenderà nel 2023. In scena Giuseppe Cederna e Vanessa Gravina (già applauditi protagonisti di Tartufo), nei ruoli di Zio Vanja e Elena, assieme a Pietro Bontempo (Astrov), Mimosa Campironi (Sonja), Alberto Mancioppi (il professore), Elisabetta Piccolomini (Marjia) e Massimo Grigò (Telegin). Costumi, luci e suono sono firmati, rispettivamente, da Lucia Mariani, Emiliano Pona e Alessandro Saviozzi. Una messinscena che oscilla tra realismo e onirico, tra dramma e commedia, tra risate e pianti, tra malinconie cecoviane ed energia pura. Uno spettacolo dove le immagini, i suoni e la recitazione si compenetrano per rappresentare la tragicommedia della vita. Biglietti da 10 a 18 euro; Biglietteria Teatro Manzoni 0573991609-27112 (sabato ore 11/13 e 16/19). La sera apertura dalle ore 20; online su www.bigliettoveloce.it – www.teatridipistoia.it
Dopo due edizioni estive, il Lucca Classica Music Festival torna nella sua collocazione primaverile con nove intense giornate di musica e cultura, tutte da vivere e da condividere. Dal 23 aprile al 1° maggio, infatti, si terrà l’ottava edizione della manifestazione promossa dall’Associazione Musicale Lucchese con più di 50 appuntamenti dalla mattina fino a tarda sera. Il programma completo è online sul sitowww.luccaclassica.it con indicati i concerti serali e tutti gli appuntamenti per i quali sono aperte le prevendite su www.vivaticket.it. La manifestazione si apre sabato 23 alle 21 in San Francesco con il concerto inaugurale che vede protagonisti l’orchestra e il coro dell’ISSM “Boccherini” diretti da GianPaolo Mazzoli e Sara Matteucci e i solisti Silvia Chiesa, Valentina Coladonato, Maurizio Baglini e la voce recitante di Sandro Cappelletto. In programma un omaggio a Pier Paolo Pasolini con il brano “Tra la carne e il cielo” di Azio Corghi, il Preludio Sinfonico SC 32 di Puccini e il Credo per pianoforte, coro misto e orchestra di Arvo Pärt. Quelle di Pärt sono pagine di straordinaria attualità, scritte nel 1968 per esprimere il senso di disintegrazione, crisi e rinascita di un popolo, quello estone, al tempo sottomesso e tormentato dal governo dell’Unione Sovietica. Nel programma del festival spicca la presenza di Mario Brunello, che porta a Lucca il progetto dedicato a Bach dal titolo “Sonate e partite: una storia biblica?” (24, 25, 26 aprile, ore 21, Auditorium del Suffragio). Durante i tre concerti il musicista veneto eseguirà alcuni dei brani più commoventi del compositore tedesco su uno strumento di rarissimo ascolto, presentandoli nel contesto di una sorta di «storia biblica» che svela i legami profondi delle Sonate e Partite con la liturgia e la teologia cristiana.
Al Parco Comunale La Pinetina di Riotorto (LI) dal 22 aprile al 1 maggio e dal 6 all’8 maggio c’è la Sagra del carciofo (26 e 27 riposo); ristorante dalle 19 feriali e prefestivi, dalle 12 e dalle 19 festivi; ballo liscio con musica dal vivo tutte le sere (riposo 28), i festivi anche nel pomeriggio.
Torna la Settimana velica internazionale Accademia navale e Città di Livorno dopo l’interruzione dovuta al covid-19; dal 23 aprile al 1° maggio con molti eventi; programma sul sito www.settimanavelicainternazionale.it.
Una grande retrospettiva a Firenze tra Palazzo Strozzi e il Museo del Bargello che riunisce per circa 130 capolavori di Donatello e di altri importanti artisti del Rinascimento prestati da chiese e musei italiani e stranieri, oltre che da qualche privato: è «Donatello, il Rinascimento», la mostra-evento curata da Francesco Caglioti, professore di Storia dell’Arte medievale presso la Scuola Normale superiore di Pisa. Orario mostra: fino al 31 luglio 2022, tutti i giorni 10-20, Giovedì fino alle 23; aperta anche a Pasqua e Pasquetta: dettagli e prenotazioni https://www.palazzostrozzi.org/
Nella reggia di Palazzo Pitti è esposta in maniera permanente la collezione di 78 icone russe, raccolta a Firenze già dai Medici e soprattutto dai Lorena nel corso del Settecento e del secolo successivo, la più antica del genere al mondo al di fuori della Russia stessa, verrà infatti per la prima volta esposta in un nuovo allestimento. Si tratta di quattro grandi sale con affreschi seicenteschi affacciate sul cortile al piano terra di Palazzo Pitti, appena restaurati. Icone dotate di didascalie descrittive in italiano, inglese e cirillico. Finora, questi ambienti della Reggia medicea non sono mai stati regolarmente aperti al pubblico. Anche la suggestiva, elegantissima Cappella Palatina, con gli affreschi ottocenteschi di Luigi Ademollo, ora interamente restaurata, è riaperta e visitabile.
Sempre a Palazzo Pitti, al Museo della Moda e del Costume, fino al 5 maggio c’è la mostra Animalia Fashion (orario: mart-dom 8.15-18.50), ideata e curata da Patricia Lurati; 18 sale ospitano un centinaio di pezzi ispirati al mondo animale e realizzati fra il 2000 e il 2018 dalle case di moda più celebri e da stilisti emergenti: abiti, borse, scarpe, gioielli e accessori. L’allestimento progettato da Mauro Linari accosta ai capi alcuni quadri, pagine di tacuina sanitatis medievali, riproduzioni di disegni tratti da antichi bestiari ed esemplari prestati dal Museo della Specola, dall’Associazione Italiana di Aracnologia e dal Museo di Antropologia ed Etnografia.
A Palazzo Medici Riccardi (via Cavour 3) fino al 13 settembre 2022 c’è Oscar Ghiglia. Gli anni di Novecento, a cura di Leonardo Ghiglia, Lucia Mannini e Stefano Zampieri; le opere di un grande pittore del Novecento italiano di radice eminentemente toscana, eppure profondamente legato alle vicende artistiche europee del suo tempo. Oscar Ghiglia (1876-1945), livornese, sceglie Firenze come città d’elezione dove sviluppare la propria ricerca, la propria creatività. Con lo sguardo fermo sugli insegnamenti di Giovanni Fattori e il pennello pronto ad accogliere le novità d’Oltralpe – prima fra tutte la pittura di Cézanne – l’artista matura una qualità pittorica altissima, quasi eletta, che in mostra è esemplarmente rappresentata dalla sua ricca produzione durante gli anni di Novecento, il movimento artistico sviluppatosi intorno alla figura di Margherita Sarfatti in nome di un “ritorno all’ordine” che Ghiglia interpreta in chiave assolutamente personale. È in questo periodo che il pittore raggiunge esiti di eccezionale qualità: basti ricordare La modella (1928-29), assunta a icona della mostra, a fianco dei meravigliosi accordi compositivi, cromatici e poetici sviluppati dal pittore nelle sue nature morte e nei suoi ritratti. Sono in programma visite guidate specifiche per giovani e adulti (tutti i sabati e le domeniche alle h. 16.30), atelier di pittura per le famiglie(tutte le domeniche alle h. 10.00), oltre a incontri di approfondimento, sia in presenza sia a distanza, sulla vita, sul pensiero e sull’opera del pittore. Visite e attività per le scuole sono disponibili con prenotazione all’indirizzo didattica@musefirenze.it.
La Galleria dell’Accademia di Firenze comunica che sarà aperta al pubblico lunedì 25 aprile, Giorno della Liberazione, dalle 9.00 alle 18.45 (ultimo ingresso alle 18.15).
Aperto al pubblico il Museo di Casa Siviero (Lungarno Serristori, 1/3, senza bisogno di prenotazione: sabato ore 10-18; domenica ore 10-13; lunedì ore 10-13; negli altri giorni solo piccoli gruppi su prenotazione).
La Fondazione Franco Zeffirelli in Piazza San Firenze ogni sabato offre visite guidate. Info https://www.fondazionefrancozeffirelli.com/
Villa Bardini a Firenze riapre dopo due anni di chiusura con la mostra Galileo Chini e il Simbolismo Europeo, dedicata al pittore, illustratore e ceramista fiorentino, maggiore esponente italiano del gusto Liberty e uno dei maggiori interpreti europei dell’Art Nouveau, aperta fino al 25 aprile. Sono esposti oltre 200 pezzi fra dipinti, disegni, illustrazioni e ceramiche.
Alla Cattedrale dell’Immagine, parte del complesso di Santo Stefano al Ponte, mostra digitale immersiva Inside Dalí realizzata da Crossmedia Group con il supporto della Fondazione Gala Salvador Dalí, che fino al 25 aprile 2022 punta a esplorare l’universo onirico immaginario di Salvador Dalí e a riscoprire la vita di quello che è stato uno dei maggiori pittori del XX secolo e la vera icona del surrealismo. Un’esperienza multisensoriale che si colloca tra immaginazione e realtà, ma anche un mix di tecnologie all’avanguardia, immagini, veri e propri artefatti, illusioni e allusioni, il tutto in simbiosi perfetta con l’universo unico dell’artista catalano. Ogni giorno avranno luogo le ininterrotte repliche della mostra immersiva, nel cui cuore si trova uno spazio multimediale a 360°, per una superficie di più di 400 m2, dove il visitatore è indotto ad attraversare il mondo del genio surrealista in una completa e “daliniana” immersione di oltre 35 minuti: un momento altamente emozionale che colpirà gli spettatori come niente prima d’ora.
Tornabuoni Arte – Arte Antica presenta la collezione di Dipinti e Arredi Antichi 2022, esponendo una selezione delle opere più significative del catalogo. La mostra è presso le gallerie di Via Maggio, 40r e la nuova sede di Via de’ Tornabuoni, 5. A distanza di sedici anni dal primo volume, il catalogo – a cura di Tornabuoni Arte con testi e introduzione dello storico dell’arte Alessandro Delpriori – si rinnova presentando un percorso di ricerca e studio delle opere più interessanti della galleria insieme alle nuove acquisizioni. Fra i capolavori, un raro Tabernacolo eucaristico in terracotta invetriata, realizzato attorno al 1440 e ricondotto da Giancarlo Gentilini ad Andrea della Robbia, Arianna addormentata di Benedetto Cacciatori, scultura in marmo del 1830 circa, replica del famosissimo modello antico, la Madonna col bambino e le anime del Purgatorio del fiorentino Giovanni Camillo Sagrestani (1700 c.), Mosè abbandonato dalla madre del napoletano Giuseppe Mancinelli (Napoli,1813 – Castrocielo, 1875).
Cinzia Naticchioni Rojas, artista e fotografa italo-messicana, dall’8 aprile al 14 maggio 2022 alla Crumb Gallery a Firenze (via San Gallo 191r) presenta la mostra Perimetri di Ghiaccio: 37 scatti elaborati dalla Rojas sul tema dell’impermanenza e della fragilità della condizione umana. Le opere appartengono a quattro serie diverse: “Narciso Autoritratto”, “Narciso Autoritratto figura intera”, “Si sciolgono i ghiacciai” e “Racconti brevi”. L’approccio della Rojas alla fotografia è sperimentale e innovativo: tratta il ghiaccio con un’emulsione fotosensibile e poi lo espone alla luce come si faceva con la fotografia analogica, lasciando che l’immagine si trasformi di conseguenza, vista la natura del supporto. L’artista documenta poi i diversi momenti di questo processo attraverso dei video o altre immagini stampate. Giovedì, venerdì e sabato: dalle 16 alle 19; info 347 3681894.
Alla Manifattura Tabacchi (via delle Cascine) fino al 7 maggio c’è la mostra The Vernal Age of Miry Mirrors, una personale di Michele Gabriele, parte delprogramma di NAM – Not A Museum. La mostra, curata da Treti Galaxie, art project nomadico fondato da Matteo Mottin e Ramona Ponzini, propone la recente serie di sculture dal titolo “‘I’m sitting here on the ground so I’ll remember it as a nice atmosphere’ or ‘The difficulties of a form to move away from the stereotypes it evokes’” in dialogo con una produzione di video inediti.
Il Sedicente Moradi è in mostra alla Manifattura Tabacchi (via delle Cascine) dal 9 al 29 maggio negli spazi della B.east Gallery di Firenze.
Il Trittico di San Giovenale di Masaccio, a 600 anni dalla sua esecuzione, che ricorre il 23 aprile 2022, viene esposto per la prima volta a confronto con i grandi pittori del suo tempo. Dal 23 aprile al 23 ottobre, al Museo Masaccio d’Arte Sacra di Reggello, si terrà la mostra ‘Masaccio e i Maestri d’Arte del Rinascimento a confronto per celebrare i 600 anni del Trittico di San Giovenale’, promossa e organizzata dal Museo Masaccio d’Arte Sacra e dal Comune di Reggello, e inserita nel progetto Terre degli Uffizi 2022, ideato e realizzato da Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze, all’interno delle rispettive iniziative Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei. È l’iscrizione sul bordo inferiore del trittico rappresentante la Madonna in trono col Bambino e i santi Bartolomeo, Biagio, Giovenale e Antonio Abate, a ricordare la data di esecuzione, vergata con moderne lettere capitali umanistiche al posto di quelle gotiche tradizionali: ANNO DOMINI MCCCCXXII A DI VENTITRE DAP(RILE). Si tratta della prima opera a noi nota eseguita dal grande pittore Tommaso di Ser Giovanni di Mone detto Masaccio, un uomo geniale la cui arte ha rivoluzionato la pittura italiana del XV secolo ed ha contrassegnato nel corso dei secoli l’immaginario artistico valdarnese, e non solo. Considerata rivoluzionaria per quel momento storico, e definita da Antonio Paolucci «il dipinto in cui troviamo il codice genetico della grande pittura moderna dell’Occidente», quest’opera prova la veridicità di quanto scrive Vasari sul pittore nelle sue Vite e cioè che nel Valdarno si «veggono ancora figure fatte da lui nella sua prima fanciullezza». Oltre a cercare di illustrare le circostanze storiche e artistiche della realizzazione dell’opera, la mostra si pone l’obiettivo di rileggere ed approfondire i legami dell’artista con la pittura del suo tempo in cui agivano «formidabili fermenti di novità». Inoltre, ricerca più sicuri riferimenti sulla formazione artistica di Masaccio – per molti aspetti ancora nebulosa ed incerta – raccogliendo intorno al Trittico opere di artisti che furono a Masaccio contemporanei e che, seppure da prospettive spesso diverse, condividevano con lui l’anelito verso una pittura rinnovata sia dal punto di vista dei contenuti che da quello dei modelli iconografici. La paternità del Trittico di San Giovenale è rimasta sconosciuta fino a qualche decennio fa. Nel 1956 l’allora parroco della piccola chiesa di San Giovenale, don Renato Lombardi, si rese conto che il Trittico posto dietro l’altare maggiore andava deteriorandosi irrimediabilmente a causa dell’umidità e ne chiese il restauro alla Soprintendenza alle Gallerie di Firenze. Il dipinto fu trasferito a Firenze nel 1961 per essere presentato alla Mostra di Arte Sacra Antica dalle diocesi di Firenze, Fiesole e Prato e per essere finalmente restaurato e studiato. Luciano Berti, all’epoca funzionario della Soprintendenza e dal 1969 direttore degli Uffizi, storico dell’arte e museologo di finissimo acume e spiccata sensibilità, dopo una intensa e lucida analisi, ne assegnò la paternità a Masaccio, ritenendolo un caposaldo della pittura del primo Rinascimento. Da allora il Trittico è stato al centro di un continuo crescendo di interesse, con studi ed approfondimenti. La mostra propone un confronto diretto, ad oggi inedito, tra Masaccio ed il grande pittore domenicano Beato Angelico (Vicchio di Mugello, 1395/1400-1455), – artista di grande professionalità aggiornato sugli sviluppi più avanzati dell’arte del suo tempo, il primo e più dotato intenditore delle novità masaccesche – del quale sarà in mostra il celebre Trittico di San Pietro Martire del Museo di San Marco di Firenze, che solidi e recenti studi pongono nel raggio di influenza del giovane artista valdarnese. Allo stesso tempo, ed in parallelo, la mostra intende presentare uno spaccato della produzione artistica gravitante attorno agli esordi di Masaccio, antecedente o di poco successiva alla sua prima manifestazione come pittore autonomo, presentando opere, talora nuove alla critica, di pittori operanti anche in territorio valdarnese e ancora legati alla tradizione figurativa tardogotica. Fra gli altri artisti di ambiente fiorentino dell’ultimo quarto del secolo XIV, che saranno in mostra, anche Masolino da Panicale (Panicale di Renacci, San Giovanni Valdarno, 1383/84 – documentato fino al 1435), compagno di Masaccio nell’impresa della cappella Brancacci e artista raffinato che pur rimanendo legato alle suo origini tardogotiche si affaccia sul nuovo mondo rinascimentale operando una sintesi tra gli elementi della tradizione e i nuovi ideali classici, presente con la celebre Madonna dell’Umiltà degli Uffizi. Nel percorso espositivo anche una sorprendente “primizia” di Filippo Lippi (Firenze, 1406 ca. – Spoleto 1469), grande sperimentatore che diverrà uno dei più alti maestri del Rinascimento e che, nella sua fase giovanile, subì un forte influsso di Masaccio come dimostra la Madonna col Bambinodi collezione privata, presente in mostra, dipinta in giovane età, nella quale il pittore si dichiara masaccesco della prima ora.
All’interno del Complesso Monumentale di San Domenico a Prato da sabato 9 aprile a a domenica 29 maggio c’è la mostra Leonardo Da Vinci, il Genio e il suo territorio; un’esperienza interattiva, da provare oltre che da visitare: più di 50 modelli di macchine e invenzioni sono esposte al piano terra, insieme a una sezione dedicata ai laboratori didattici per famiglie e ragazzi; la mostra è ideata e progettata da Niccolai srl e Teknoart srl, fondatori del “Museo Leonardo da Vinci” di Firenze: tutte le macchine leonardiane dell’esposizione sono state create in collaborazione con i principali accademici ed esperti del settore; Prato che fu tra i punti focali del più grandioso progetto di Leonardo: deviare le acque dell’Arno in un canale navigabile da Firenze al Padule di Fucecchio attraverso Prato (che viene menzionata in numerose carte), Pistoia e la Val di Nievole; il nuovo corso del fiume avrebbe permesso di creare una grande via di comunicazione fluviale, a danno di Pisa, in grado di favorire il commercio e i trasporti dal mare. Per la realizzazione del progetto Leonardo concepisce, attorno al 1503, grandi e innovative macchine escavatrici oltre a chiuse che consentissero alle imbarcazioni di superare i dislivelli del corso d’acqua, e il «modo di forare un monte» partendo contemporaneamente da entrambi i lati della montagna per l’attraversamento in galleria del rilievo di Serravalle. Soderini e Machiavelli riuscirono, il 20 agosto del 1504, a decretare l’inizio dei lavori ma l’impresa si rivelò presto troppo complicata e il progetto fu abbandonato. Orario per sabato e domenica: 10-19. Ingresso 7 € adulti, 5 € ragazzi da 6 a 12 anni e gratis per i bambini da 0 a 5 anni. Sarà possibile partecipare, previa prenotazione, alle visite guidate alla mostra – realizzate da Prato Cultura e da noi promosse – ogni sabato alle ore 15 (ad eccezione del 28/05) ad un costo (comprensivo di biglietto d’ingresso) di 10 € per gli adulti, 7,50 € per i ragazzi da 6 a 12 anni e gratis per i bambini da 0 a 5 anni.Le visite guidate alla mostra si ripetono anche ogni domenica alle ore 17 (ad eccezione della domenica di Pasqua e del 29/05) con l’aggiunta dell’aperitivo ad un costo (comprensivo di biglietto d’ingresso e aperitivo) di 20 € per gli adulti, 10 € per i ragazzi da 6 a 12 anni e 5 € per i bambini al di sotto dei 6 anni.La prenotazione – obbligatoria per le visite guidate, le attività e per l’ingresso di gruppi da 10 a 25 persone – deve essere fatta almeno un giorno prima della visita o dell’ingresso tramite l’Associazione ArteMìa mandando una e-mail all’indirizzo info@artemiaprato.it o telefonando al 340 51 01 749
Angeli e Demoni – Luci ed ombre, mostra personale di Rocco Normanno è al Mac,n – Museo d’Arte Contemporanea e del Novecento, nella Villa Renatico Martini di Monsummano Terme. L’esposizione del pittore realistico originario di Taurisano e toscano d’adozione, è visitabile fino al 29 maggio 2022. L’ingresso al museo è gratuito. Gli eventi si svolgeranno su prenotazione. Per info e prenotazioni: 366 5363331, 0572 952140.
È in corso al Palazzo delle esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca (Piazza San Martino 7), la mostra Alfredo Catarsini: dalla darsena alla Linea gotica. Paesaggi, figure e grandi composizioni pittoriche (1917 – 1945), prima, grande retrospettiva dedicata ai primi 30 anni d’arte del maestro viareggino che prosegue fino a domenica 8 maggio.
Negli spazi dell’ex Cavallerizza a Lucca fino al 2 ottobre 2022 I pittori della luce. Da Caravaggio a Paolini voluta da Vittorio Sgarbi permetterà di ammirare le opere di alcuni grandi artisti ispirati da Caravaggio il primo “regista” della storia dell’arte fino a Pietro Paolini, protagonista lucchese della nuova scuola naturalistica.
Dal 15 al 29 aprile dal lunedì al sabato c’è la mostra Allegretto Scherzando. Divertimenti tra pittura e musica di Giusi Bartolini, presso la Biblioteca Comunale Guglielmo Marconi – Città di Viareggio.
Aperta anche la mostra Capricci di Tano Pisano – artista di origini siciliane, ma ormai toscano d’adozione – promossa dal Comune col patrocinio della Regione Toscana e inaugurata lo scorso 2 aprile negli spazi dei Magazzini del Sale a Palazzo Pubblico di Siena.
Auditorium del Maggio Musicale Fiorentino, Firenze, gabriele lavia, Giornata mondiale del libro, Glorytellers, Il cappello più bello per Corri la Vita, Ippodromo del Visarno, Jesus Christ Superstar, l’84º Festival del Maggio Musicale Fiorentino, La corsa dell'Arno, Lucca classica festival, Mercatino Regionale Francese, Orphée et Euridice, Teatro della Pergola, Teatro della Pergola di Firenze, Teatro di Cestello, Teatro di Rifredi, Teatro Goldoni, Théâtre de la Ville di Parigi, Toscana, week end
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